Chiesa Cattolica – Italiana

Zuppi: “In Ucraina per allentare le tensioni della guerra. Coinvolti alle lacrime”

Il cardinale presidente della Cei interviene in Vaticano in occasione dell’Assemblea dei vescovi italiani e parla della sua imminente missione di pace nel Paese devastato dal conflitto. Sugli abusi ribadisce la preoccupazione e l’interesse della Chiesa affinché si faccia chiarezza, ma senza “giustizialismo”. Sul caso Tivoli: “Non accettiamo accuse di omertà”

Alessandro Guarasci – Città del Vaticano

La missione di pace per l’Ucraina che il Papa ha affidato al cardinale Matteo Zuppi è “in accordo con la Segreteria di Stato”. Lo ha chiarito lo stesso presidente della Conferenza episcopale italiana, durante la conferenza stampa alla fine dell’Assemblea dei vescovi italiani in Vaticano. La missione, ha ricordato il cardinale, deve “contribuire ad allentare le tensioni del conflitto in Ucraina” rispetto al quale c’è un coinvolgimento del Papa “fino alle lacrime”.

Sugli abusi non c’è un atteggiamento omertoso

Il cardinale presidente della Cei è intervenuto anche sugli abusi, in particolar modo, sul caso di un insegnante di religione a Tivoli, oggetto di una misura cautelare per violenza sessuale ai danni di minori. Zuppi ha quindi sottolineato la preoccupazione e l’interesse della Chiesa a fare chiarezza sugli abusi, e il caso Tivoli dimostra “l’immediata assunzione di responsabilità da parte del vescovo nell’affrontare il problema”. Non si possono, quindid,  “accettare accuse di atteggiamento omertoso”. Ma il cardinale ha anche messo in luce che “la giustizia è una cosa seria”, che “non c’è bisogno di giustizialismo, atteggiamento sempre pericoloso per la giustizia” e che si continuerà “a mantenere la chiarezza dei meccanismi di identificazione e prevenzione”. Dal 13 al 16 novembre ad Assisi comunque ci sarà un’assemblea straordinaria dedicata proprio alla tutela dei minori. Inoltre, la Cei precisa che non c’è l’obbligo legale di denuncia, ma un obbligo morale. Difatti “le diocesi si avvicinano alle vittime per dare aiuto”, tanto che anche le organizzazioni cattoliche hanno deciso di darsi delle linee guida.

Alluvione in Romagna e reddito di cittadinanza

Sull’alluvione, il presidente della Cei ha indicato che l’aspetto “fondamentale è lavorare insieme, nella maniera migliore”. Per Zuppi il problema non è la nomina del commissario, ma che “i fondi per le popolazioni alluvionate arrivino subito. Di fronte a problemi di queste dimensioni mettiamo da parte le ideologie”, ha aggiunto.  Preoccupazione poi per la riforma del reddito di cittadinanza, perché “in Italia aumentano le difficoltà e le disuguaglianze, i poveri sono figli di poveri, e noi questo non lo possiamo accettare”.

I fondi dell’otto per mille

L’Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana ha poi preso atto che la somma relativa all’otto per mille dell’IRPEF assegnata alla Chiesa cattolica per il 2023 risulta pari a 1.003.206.395,65  euro (€ -36.324.662,57 a titolo di conguaglio per l’anno 2020 e € 1.039.531.058,22 a titolo di anticipo dell’anno 2023). Il lieve calo è dovuto alla crisi economica legata al Covid e alla conseguente diminuzione delle entrate fiscali. Il cardinale ha comunque fatto notare che la “Chiesa cattolica è di gran lunga la preferita nelle scelte dei contribuenti”.

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