Una inedita palestra di dialogo

Vatican News

Laura De Luca – Città del Vaticano

“Negli anni è cresciuta la condivisione e sono maturate storie di dialogo tra mondi religiosi diversi, che hanno ispirato percorsi di pace”. Parole di Francesco pronunciate il 7 ottobre scorso alla cerimonia finale dell’incontro di preghiera per pace organizzato dalla Comunità di sant’ Egidio sul tema “Popoli fratelli, terra futura, religioni e culture in dialogo”.

Il dialogo, a qualsiasi livello, familiare, sociale, politico, interreligioso è un tema carissimo al Santo Padre, che non a caso vi dedicò una delle sue prime meditazioni di Santa Marta, il 24 gennaio 2014. “Per dialogare — disse tra l’altro in quella occasione — prima di tutto è necessaria l’umiltà”. E aggiunse: “è necessario pensare che l’altra persona ha qualcosa in più di me”.

Un’arte difficile oggi, in tempi di individualismo e sopraffazione dell’altro. Ebbene, una garbata, elegante “scuola di dialogo” ci viene da un genere radiofonico ormai classico, che ha contagiato da anni anche il mondo del teatro e della letteratura: le interviste impossibili. La formula, nata nella radio italiana degli anni settanta del secolo scorso (un decennio particolarmente segnato da contrapposizioni dialettiche di ogni tipo, politiche, culturali e intergenerazionali) fu frutto dell’intuizione di una geniale funzionaria della RAI, Lidia Motta. Scrittori e intellettuali del tempo furono invitati a scrivere conversazioni immaginarie con personaggi del passato. Con… umiltà! Un gioco apparentemente semplice e ingenuo, che però nel metaspazio radiofonico trovò il suo habitat ideale, generando stimolanti confronti fra epoche lontane in chiave di documentato quanto ironico approfondimento. Vennero chiamati noti attori e registi a dar vita all’allestimento radioteatrale, mentre gli autori impersonavano se stessi, ponendo ai loro interlocutori le domande che essi stessi avevano pensato e redatto. Stettero al gioco autori come Ceronetti, Arbasino, Eco, Calvino, Sanguineti,  attori come Carmelo Bene, Adriana Asti, Paolo Bonacelli… Nel 2009 la formula fu ripresa anche alla Radio Vaticana, sotto il titolo di “Faccia a Faccia improbabili”, con numerose stagioni protrattesi fino al 2015 e con il coinvolgimento di autori e attori di oggi. Il nostro Archivio Editoriale Multimediale conserva l’intera collezione di questi dialoghi (circa 150), fedeli alla formula originaria di contrapporre l’approfondimento storico ai problemi del presente e che hanno visto la partecipazione di autori quali Franco Cardini, Ruggero Savinio, Idalberto Fei, Fabio Della Seta, Rafaele La Capria, e di attori quali Arnaldo Ninchi, Milena Vukotic, Paola Gassmann, Roberto Herlitzka…

Se è vero che oggi il mondo si divide in intervistati e intervistatori, è anche vero che spesso le interviste reali rimangono alla superficie degli argomenti, apparendo a volte un dialogo tra sordi: il giornalista pone domande scontate alle quali l’ospite il più delle volte evita di rispondere. Finiscono allora paradossalmente per apparire più reali le interviste immaginarie, specialmente quando la tensione dialettica del testo è tale da sfiorare temi grandi, senza mai abbandonare la levità dell’approccio e il rispetto dell’interlocutore

In molti casi questi testi originali, nati tutti espressamente per la Radio Vaticana, sono stati esportati in teatro o tradotti in allestimenti scenici, con grande successo di pubblico, come pure raccolti in antologie librarie. Una di queste, specificamente dedicata a figure di Santi e fondatori di Istituti di vita consacrata, è stata anche pubblicata dalla Libreria Editrice Vaticana nel 2015: “Domande e provocazioni – Interviste impossibili a fondatori e pionieri della vita consacrata”, a cura di chi scrive e di padre Vito Magno.

https://www.vaticanum.com/it/domande-e-provocazioni-interviste-impossibili-a-fondatori-e-pionieri-della-vita-consacrata-laura-de-luca

Se è vero che confrontarsi alla pari con “monumenti” quali sant’ Agostino o Enrico Fermi, con Teresa d’Avila o Ottaviano Augusto, con Machiavelli o con Michelangelo può rappresentare un gioco ardito quanto gratuito, è anche vero che quell’umiltà invocata da Francesco quale ingrediente fondamentale di un dialogo sincero può finire in molti casi per capovolgere la prospettiva. Ecco allora che l’intervista impossibile più riuscita finisce per essere quella in cui l’intervistatore si lascia umilmente…intervistare dal suo intervistato, il quale, dall’autorevolezza del suo tempo, può permettersi di evidenziare i limiti e le debolezze del nostro.

I podcast di alcune delle puntate più recenti dei “Faccia a Faccia improbabili alla Radio Vaticana” sono ascoltabili e scaricabili qui .Tra le ultime produzioni inedite della serie segnaliamo l’animato incontro con Cagliostro di Luca Verdone e l’intervista immaginaria a Papa Giovanni Paolo I di Giovanni Maria Vian. Mentre Verdone si è divertito a vestire i panni di un coraggioso (e misericordioso) padre confessore di fronte al blasfemo e irriducibile alchimista, il professor Vian ha mantenuto l’aplomb del cronista vaticano e insieme dell’irreprensibile accademico, solo lievemente emozionato dall’incontro con il compianto “papa del sorriso”. Interpretano Cagliostro e papa Luciani, rispettivamente Norman Mozzato e Mino Caprio

Ascoltabili qui:

Ascolta il Faccia a Faccia con Papa Luciani
Ascolta il Faccia a Faccia con Cagliostro