Un volo San Marino-Roma per consegnare a Papa Francesco un messaggio di pace

Vatican News

Adriana Masotti – Città del Vaticano

L’aereo, una “storica invenzione che ha consentito di superare le distanze tra i popoli, che ha favorito l’interscambio culturale tra le nazioni e ha permesso di raggiungere anche i luoghi più lontani per portare aiuto e per salvare vite umane”. Lo ha detto Maria Luisa Berti, capitano reggente della Repubblica di San Marino, annunciando l’iniziativa del Volo della Pace, tra il piccolo Stato e Roma, per portare a Papa Francesco un messaggio di vicinanza al suo impegno per la cessazione di ogni guerra nel mondo e, in particolare in questo tempo, in Europa. 

L’aeroclub di San Marino in udienza da Francesco

L’evento è promosso dall’Aeroclub San Marino, attivo dal 1985. Il Volo si effettuerà sabato 8 ottobre mattina. Saranno 5 gli aerei leggeri che partendo dall’aerodromo di Torraccia atterreranno all’aeroporto di Roma-Urbe. Da qui i piloti e gli altri partecipanti all’iniziativa, tra cui il segretario di Stato di San Marino e l’ambasciatrice presso la Santa Sede, Maria Alessandra Albertini, raggiungeranno il Vaticano per l’udienza con Papa Francesco alle 10.15. All’incontro sarà presente anche monsignor Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati che da subito ha sostenuto l’iniziativa.

Carattoni: gli aerei non sono stati pensati per portare le armi

Non è la prima volta che l’Aeroclub sammarinese organizza un volo per consegnare un messaggio di pace ad un Pontefice. E’ successo proprio 10 anni fa. Ai microfoni di Vatican News, Corrado Carattoni, già presidente dell’Aeroclub ricorda quell’avvenimento e descrive il prossimo Volo di cui è il principale organizzatore:

Ascolta l’intervista a Corrado Carattoni

Corrado Carattoni, l’iniziativa di sabato 8 ottobre ha un precedente che allora ha coinvolto Papa Benedetto XVI: ce lo racconta?

Sì, esattamente nel settembre di 10 anni fa, in occasione di una Fiera aeronautica che si svolgeva qui a Rimini, noi abbiamo aderito ad un’iniziativa che celebrava il millenario della dedicazione della Basilica di San Sepolcro e siamo partiti con 4 velivoli per recarci a Roma in un Volo della Pace, appunto, destinazione il Santo Padre, Benedetto XVI, che in quel momento risiedeva a Castel Gandolfo. Fu una cosa emozionante. Fra l’altro Benedetto in quell’occasione ricordò con nostro piacere la visita che l’anno precedente aveva compiuto nella Repubblica di San Marino. Quindi abbiamo avuto questa opportunità di fare un Volo della Pace, diciamo generico, mentre invece l’iniziativa di sabato sarà un po’ più specifica, mirata ai tempi che stiamo purtroppo vivendo.

Infatti, il Volo della Pace di sabato prossimo si inserisce in un contesto molto diverso…

Certo, diciamo che noi abbiamo proposto questo Volo innanzitutto alle nostre autorità di governo. Lei sa che la Repubblica di San Marino è neutrale da sempre e da sempre il nostro è un popolo che vive in pace. L’ultima guerra a cui San Marino ha partecipato risale al 1400, quindi è nota nel mondo la nostra vocazione alla pace. Per prima cosa quindi abbiamo presentato l’iniziativa al nostro ministro degli Esteri che l’ha approvata e, infatti, il ministro degli Esteri sarà con noi per recare a Papa Francesco il messaggio dei capitani reggenti che sono i capi dello Stato della Repubblica di San Marino. In questo messaggio ribadiscono la vicinanza della Repubblica di San Marino alle idee di pace che il Papa sta portando avanti con tutta la sua forza e con tutta la sua autorevolezza, e ovviamente reiterano anche l’invito al Santo Padre a compiere una visita pastorale alla Repubblica di San Marino. Questa parte istituzionale si è venuta ad aggiungere all’idea del Volo della Pace che è stata esposta all’inizio di quest’estate a monsignor Gallagher e avendo appurato il gradimento della Santa Sede, ci apprestiamo ora a vivere questa grande emozione. Lo scopo del Volo è quello di dare un’immagine, un’immagine di quello che è in realtà lo spirito del volo, lo spirito dei piloti che non è certo lo spirito guerriero. Noi siamo convinti che il mezzo aereo abbia contribuito grandemente al progresso dell’uomo, all’avvicinamento dei popoli e delle culture, ad abbreviare le distanze fra le genti e a salvare molte vite umane. Dove arriva il mezzo aereo, per la sua velocità, può essere utile proprio per questi scopi benefici. Siamo tutti convinti che chi ha inventato il volo, i precursori dell’aeroplano, non avrebbero mai pensato che poi la loro invenzione invece di volare in alto sarebbe caduta così in basso, che cioè si creassero questi mezzi di guerra che portano distruzione, morte e terrore e noi vogliamo proprio dire questo al Papa: la nostra non è una visita “politica”, non parleremo di guerra in Ucraina o di altre guerre, diciamo semplicemente che i piloti di San Marino sono per la pace e quindi vogliono portare sulle loro ali il messaggio che il Santo Padre sta lanciando al mondo.

Questa è un’iniziativa molto particolare, ma l’Aeroclub San Marino è attivo tutti i giorni. Qual è la sua realtà e la sua attività?

L’Aeroclub è nato nel 1985 spianando praticamente un campo perché San Marino è un territorio collinare, quindi non è facile avere lo spazio per fare un aeroporto. Uno dei suoi scopi principali è stato sempre quello di diffondere la cultura aeronautica e soprattutto di convincere i vari governi di San Marino della necessità di sviluppare una pista più lunga possibile per poter essere collegati con il mondo. A tutt’oggi vi si svolge esclusivamente un’attività di carattere turistico  – data la lunghezza della pista non possono atterrare grossi aeroplani  – ma velivoli da turismo che però vengono da tutta Europa. Poi vi si svolge un’attività di scuola di volo per i giovani; noi siamo membri della Protezione civile di San Marino, quindi effettuiamo anche voli di protezione civile che servono per la segnalazione di incidenti, di incendi o per la ricerca di persone scomparse. Abbiamo fatto nel tempo anche grosse manifestazioni, ad esempio, abbiamo fatto volare la bandiera della Repubblica di San Marino nel 1998 con lo Shuttle e quindi l’abbiamo mandata con un volo in America. Partendo da San Marino questa bandiera è volata per 10 giorni intorno al pianeta per poi essere riportata a San Marino dagli astronauti della missione STS 91: è venuto fuori un bell’evento di immagine e noi puntiamo molto su questo aspetto perchè l’immagine colpisce le coscienze.

Come verrà effettuato il volo San Marino – Roma, in quanto tempo e quanti piloti parteciperanno?

I velivoli saranno 5 compreso quello che porterà il segretario di Stato, un aereo leggermente più performante. Saranno 11 i piloti presenti all’udienza con Papa Francesco. Per il volo ci vuole circa un’ora o anche un’ora e mezza a seconda della velocità del mezzo aereo, partendo da San Marino e atterrando all’aeroporto di Roma-Urbe sulla via Salaria che è un piccolo aeroporto proprio alle porte di Roma. Ovviamente non è possibile arrivare in Vaticano perché ci si potrebbe arrivare solo con degli elicotteri, ma noi non disponiamo di elicotteri.