Ucraina: si combatte nel Donbass. Affondato l’incrociatore simbolo “Moskva”

Vatican News

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Il 51.mo giorno di guerra in Ucraina si apre con l’affondamento dell’incrociatore russo “Moskva” nel Mar Nero, al largo di Odessa, dal quale partivano missili a lunga gittata verso la terra ferma. Un duro colpo per il Cremlino che in uno stringato comunicato definisce l’episodio “un incidente” e attribuisce l’affondamento a una tempesta sopraggiunta quando già a bordo si era sviluppato un incendio. Diversa la versione di Kiev, secondo cui il Moskva sarebbe stato colpito da due missili ucraini.

Mariupol: la popolazione allo stremo

Con oltre 20 mila morti sul terreno la città di Mariupol è allo stremo; la popolazione assediata non riesce a raggiungere i corridoi umanitari. Questa situazione è stata uno degli argomenti al centro della nuova telefonata di ieri sera del presidente francese, Emmanuel Macron, al suo omologo ucraino, Volodomyr Zelensky. I due hanno parlato anche del processo negoziale e la Francia ha confermato il suo sostegno all’Ucraina. Aggiornati, intanto, anche i dati della guerra forniti dalle Nazioni Unite: sarebbero già cinque milioni le persone fuggite dal Paese dall’inizio del conflitto, mentre sale ad almeno 198 il numero dei bambini uccisi secondo il procuratore generale ucraino; almeno 355 i minori feriti.

Biden: pronto ad andare a Kiev

Sul fronte internazionale, intanto, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si dice pronto a recarsi a Kiev; una visita che, se avverrà, sarà resa nota solo al termine per ragioni di sicurezza, come già avvenuto per il premier britannico Boris Johnson. E, mentre si ha notizia di un nuovo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, i servizi segreti americano avvertono: Mosca sarebbe pronta a usare le armi nucleari se messa alle strette. Nuovo avvertimento dal Cremlino anche a Svezia e Finlandia, che vorrebbero aderire alla Nato: se ciò accadesse sarebbe messa a rischio la pace nell’area del Baltico.