Ucraina, oggi Guterres a Kiev

Vatican News

Antonella Palermo – Città del Vaticano

Continuano le bombe su Kharkiv e i bombardamenti continui nella regione del Lugansk. Le forze russe, che hanno intensificato l’offensiva nel Donbass, hanno annunciato di aver effettuato attacchi aerei su 59 obiettivi ucraini. L’esercito ucraino ha riconosciuto l’avanzata russa a est. Il ministero della Difesa russo ha detto che i capannoni con una grande quantità di armi e munizioni straniere, sono stati distrutti. Il governatore della regione nega. 

Guterres da Kiev: serve un serio accordo politico

”La guerra in Ucraina terminerà quando la Federazione russa deciderà di porvi fine e quando ci sarà la possibilità seria di un accordo politico” e ”non con gli incontri” diplomatici. Lo ha detto il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres nel corso di una intervista alla Cnn nel giorno in cui a Kiev incontra il presidente ucraino Zelensky. ”Possiamo tenere tutti gli incontri che vogliamo, ma questi non metteranno fine alla guerra”, ha aggiunto Guterres, che martedì ha visto a Mosca il presidente russo Putin e che oggi dovrebbe visitare Borodianka, Irpin e Butcha.

Putin promette azioni “rapide e feroci”

Putin ha nuovamente messo in guardia contro qualsiasi intervento esterno nel conflitto in Ucraina, promettendo una risposta “rapida e feroce”. Dalle autorità della repubblica separatista filorussa della Transdniestria in Moldavia arrivano notizie di una serie di esplosioni descritte come “attacchi terroristici”. Ciò porta Kiev ad accusare Mosca di voler estendere ulteriormente la guerra in Europa. Intanto, gli Stati Uniti hanno ricevuto “informazioni credibili” secondo cui una unità militare russa avrebbe giustiziato ucraini che volevano arrendersi vicino a Donetsk. Gli Usa hanno ricevuto anche rapporti che documentano torture e violenze sessuali tali da far ravvisare “abusi sistematici”. Da parte russa, il consigliere Leonidchenko denuncia all’Onu l’esistenza di un centro di tortura ucraino a Mariupol e scandisce: “La denazificazione dell’Ucraina sarà completata e i responsabili dei crimini saranno puniti”. 

Dall’Ue pronto un nuovo pacchetto di sanzioni 

L’Unione europea prepara un sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia da varare in settimana che includerà anche lo stop, graduale, al petrolio russo. La città di Kherson, che Mosca sostiene di aver preso sotto il proprio controllo, passerà all’uso del rublo dal primo maggio. Intanto Kiev chiede agli Stati Uniti droni e munizioni. E’ una richiesta che attende l’ok di Biden, il quale ha annunciato un discorso per questo pomeriggio e ha chiesto al Congresso fondi per l’Ucraina per 5 mesi. Il premier italiano Draghi il 10 maggio sarà proprio a Washington per discutere con lui della crisi innescata dalla guerra.

La guerra del gas

Mosca accende la guerra del gas. Dopo lo stop per Polonia e Bulgaria, il presidente della Duma chiede di chiudere i rubinetti a tutti quelli che definisce ‘i Paesi ostili’. In Italia i flussi si mantengono regolari dalla Russia, ma il governo è al lavoro per diversificare le fonti di approvvigionamento. Intanto il presidente della Repubblica italiana Mattarella, parlando al Consiglio europeo, ha lanciato l’appello a Mosca, affinché “si fermi” perché sta agendo – ha detto – “fuori dalle regole”. La Russia è stata nel frattempo sospesa dall’Organizzazione Mondiale del Turismo, sempre a motivo della sua invasione dell’Ucraina: l’azione bellica che sta portando avanti è considerata contraria ai “valori” dell’organizzazione.