Ucraina: nuove vittime tra i civili mentre si allontana la tregua a Mariuopol

Vatican News

Michele Raviart – Città del Vaticano

“Purtroppo non ci sono accordi sui corridoi umanitari” per far evacuare i civili dalle acciaierie di Azovstal di Mariuopol. Ad affermarlo è la vicepremier ucraina Iryna Vereshuk, che ha smentito così l’annuncio di Mosca di questa mattina in cui si annunciava una tregua per le ore 14. “I corridoi umanitari si aprono in base agli accordi tra le due parti”, ha ribadito la vicepremier, mentre un annuncio unilaterale e quindi, “di fatto, non è un corridoio umanitario”.

Ancora vittime tra i civili

In generale, ha affermato il viceambasciatore russo alle Nazioni Unite “la Russia al momento non ritiene il cessate il fuoco un’opzione possibile”. Nuovi bombardamenti sono stati infatti compiuti nella regione orientale di Kharkiv, con almeno tre civili, due uomini e una donna che sono rimasti uccisi nel villaggio di Bezruky secondo fonti ucraine. Il capo delle Ferrovie ucraine ha comunicato poi un attacco su cinque stazioni ad ovest e nell’Ucraina centrale nel giro di un’ora. Il bilancio è di almeno 5 morti e 18 feriti.

La missione Usa a Kiev

Sul piano diplomatico, intanto, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha accolto positivamente i risultati della visita a Kiev del segretario di Stato Antony Blinken e di quello della Difesa Loyd Austin, che hanno dato il via libera alla vendita di munizioni per 165 milioni di dollari.“Per quanto riguarda gli obiettivi bellici russi, la Russia sta fallendo e l’Ucraina ce la sta facendo, aveva dichiarato Blinken.

Per Putin la Russia saprà affrontare le sanzioni

Il presidente russo Putin ha intanto accusato l’occidente “di spaccare la società russa e di distruggere la Russia dall’interno” e ha chiesto la cessazione delle “provocazione contro le Forze armate russe attraverso l’uso dei media stranieri. In quanto alle sanzioni imposte a Mosca, per Putin “l’economia russa ha certamente tutte le capacità per operare stabilmente e senza fallimenti anche in nuove realtà”.

L’Ue rafforza le indagini sui crimini di guerra

La Commissione europea, intanto, ha proposto oggi emendamenti alle regole di Eurojust – il Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione in materia di giustizia penale – per poter assistere meglio le indagini sui crimini di guerra in Ucraina. Le modifiche darebbero all’agenzia “La possibilità legale di raccogliere, conservare e condividere le prove dei crimini di guerra”, ha detto un portavoce della Commissione europea.

Mattarella: tornare alla pace è il cardine della vita in Europa

Di Ucraina ha parlato anche il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, intervenendo ad Acerra, in provincia di Napoli durante le celebrazioni per il 25 aprile, data di liberazione dell’Italia dal nazifascismo. “Nelle prime ore del mattino del 24 febbraio siamo stati tutti raggiunti dalla notizia che le Forze armate della Federazione Russa avevano invaso l’Ucraina”, ha ricordato il Presidente della Repubblica, che racconta di aver avvertito quel giorno “un pesante senso di allarme, di tristezza, di indignazione” e di aver rammentato immediatamente le parole di “Bella Ciao”, la storica canzone della resistenza italiana nel passaggio “Questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l’invasor'”. La guerra in Ucraina va fermata “subito, con determinazione”, “prima che possa ulteriormente disarticolare la convivenza internazionale, prima che possa tragicamente estendersi”. È il percorso per la pace che deve “tornare ad essere il cardine della vita d’Europa”.