Ucraina, colpiti un monastero ortodosso e la base aerea di Ivano-Frankivsk

Vatican News

Antonella Palermo – Città del Vaticano

Diverse persone sono rimaste ferite dopo che i raid russi hanno colpito e danneggiato il monastero ortodosso della ‘Lavra delle Sacre Montagne della Santa Dormizione’, vicino alla città ucraina di Sviatohirsk nella provincia di Donetsk, nell’Est del Paese. Lo riferisce il Parlamento di Kiev su Telegram, scrive la Cnn online. 

Danni a unno dei luoghi più sacri dell’Ucraina

I bombardamenti sono avvenuti a una cinquantina di metri da un ponte che collega la sponda destra a quella sinistra del fiume Siverskyi Donets, vicino all’ingresso del monastero. L’esplosione ha danneggiato le finestre della struttura e rotto finestre e porte di un hotel vicino. Circa 520 rifugiati hanno trovato riparo nel monastero, inclusi 200 bambini, si legge ancora nel comunicato del Parlamento. Il vescovo metropolita Arseny ha affermato che nella zona non ci sono unità militari e che l’attacco è stato condotto contro una citta “pacifica” e uno dei luoghi più sacri dell’Ucraina. Sviatohirsk si trova a 150 km a nord di Donetsk, una delle due città filorusse dell’Est del Paese e capitale dell’autoproclamata repubblica omonima.

A ovest, colpita la base aerea di Ivano-Frankivsk 

Le forze armate russe hanno colpito la base aerea di Ivano-Frankivsk, nella parte occidentale del Paese, nella prima mattinata di oggi. Lo riferisce il Kyiv Independent, citando il sindaco della città Ruslan Martsinkiv, e spiegando che l’aeroporto è stato nel mirino degli attacchi russi per il secondo giorno di fila. La Russia “ha lanciato un attacco aereo contro il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza”, a circa 40 chilometri a nordovest di Leopoli, ha detto il capo dell’amministrazione regionale Maxim Kozitsky, aggiungendo che sono stati lanciati otto missili. Gli attacchi di Mosca hanno già colpito 9 strutture sanitarie incluso l’ospedale di Mariupol, dice il Washington Post. Le forze russe stanno tentando di circondare quelle ucraine avanzando dalla direzione di Kharkiv e Mariupol. Lo ha detto stamane il ministero della Difesa britannico. Intanto, le sirene d’allarme hanno risuonato stanotte in molte città ucraine.

I tentativi di riaprire un dialogo diplomatico

La Russia sta cercando di creare nuove “pseudo-repubbliche” in Ucraina per spezzare il Paese. A lanciare l’avvertimento è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video nella notte, secondo quanto riportano i media internazionali. Zelensky si è appellato alle regioni dell’Ucraina, compresa Kherson, che è stata presa dalle forze russe, affinché non ripetano l’esperienza di Donetsk e Luhansk. La Russia potrebbe essere disponibile a tenere negoziati con l’Ucraina a Gerusalemme. Lo afferma il Jerusalem Post. I colloqui tra Mosca e Kiev proseguono intanto in videoconferenza. La Russia mostra un “approccio fondamentalmente diverso” che fa sperare nell’apertura di un dialogo, secondo Zelensky. Il presidente Putin però “non ha dato alcun segnale” della volontà di fermarsi in Ucraina, ha detto ieri la Francia, dopo la telefonata tra il leader russo e il presidente francese Macron con il cancelliere tedesco Scholz. Il ministro degli Esteri del Qatar oggi è da Lavrov, capo della diplomazia di Mosca.