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Ucraina: colpita la tv di Stato a Kiev. Il Parlamento Ue chiede l’adesione del Paese

Michele Raviart – Città del Vaticano

Un fumo sale dalla torre della tv di Stato a Kiev, colpita da un raid russo che ha causato cinque morti, a pochi metri dal memoriale di Babyn Yar, che ricorda l’uccisione di 33 mila ebrei durante l’occupazione nazista nel 1941. Sirene che suonano in tutta la capitale per avvertire gli abitanti rimasti dei bombardamenti, mentre le foto satellitari mostrano un convoglio di mezzi militari russi lungo 60km, che si avvicina da nord. Due razzi caduti nel centro di Kharkiv distruggono il palazzo del governo regionale e colpiscono la piazza della Libertà, una delle più grandi d’Europa, provocando la morte di almeno dieci persone. Distrutto un palazzo di cinque piani, mentre un nuovo raid nel pomeriggio ha causato altre otto vittime. Nel porto di Mariuopol, accerchiato per terra e mare, manca ora l’elettricità.

Zelensky: stiamo dando la nostra vita per la libertà

È la cronaca del sesto giorno di invasione russa dell’Ucraina. “Una mattinata tragica. Stiamo dando la nostra vita per la libertà”, ha affermato il presidente ucraino Zelensky, intervenuto da remoto al Parlamento Europeo riunito in assemblea straordinaria.  ‘”Lanciare un razzo nella piazza centrale di Kharkiv è un’azione terroristica. Siamo in una tragedia immane”, ha detto ribadendo l’intenzione del suo Paese di aderire a pieno titolo all’Unione Europea.

Il Parlamento europeo chiede la candidatura dell’Ucraina all’Ue

Una proposta sposata dal Parlamento europeo, che in una risoluzione non vincolante approvata con 637 voti a favore, 13 contrari e 26 astenuti, ha richiesto alle istituzioni europeo di concedere lo status di Paese candidato all’Unione Europea. “L’Ue sia all’altezza del momento”, è stata la risposta del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, mentre l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Josep Borrell ha sottolineato come “i bombardamenti contro civili a Kharkiv violino le leggi di guerra”. In corso di trasferimento anche l’ambasciata italiana da Kiev a Leopoli, con l’ambasciatore che ha portato in salvo 20 minori in difficoltà, tra cui sei minori

Domani nuovo round di negoziati

Intanto, mentre è previsto per domani il secondo round di negoziati tra Russia e Ucraina, il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov ha affermato che “le azioni dell’Ue non resteranno senza risposta”. “La Russia”, ha detto, “continuerà a perseguire i suoi interessi nazionali vitali a prescindere dalle sanzioni e dalle loro minacce”. In mattinata Lavrov era intervenuto alla conferenza sul disarmo e ha definitp l’Ucraina una “minaccia alla sicurezza nazionale russa”, perché starebbe sviluppando un arsenale nucleare. Il presidente bielorusso Lukashenko, poi, ha chiesto al presidente russo Putin l’invio di ulteriori missili di difesa nel suo territorio.

L’Onu chiede oltre un miliardo e mezzo di dollari per sfollati e rifugiati

Per le Nazioni Unite sono 136 i civili restati uccisi finora, tra cui 13 bambini. 400 i feriti, ma gli sfollati interni sono già un milione. L’Onu prevede saranno circa sei milioni nei prossimi tre mesi e per questo il segretario generale Antonio Guterres ha richiesto 1,1 miliardi di dollari per affrontare l’emergenza umanitaria. Centinaia di migliaia gli ucraini che hanno già lasciato il Paese. Per aiutarli, principalmente in Polonia, Ungheria, Romania e Moldova, la richiesta agli Stati membri è di 551 milioni di dollari.

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