Tra bellezza e ferite, in viaggio verso l’Incontro mondiale delle famiglie

Vatican News

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Arrivano dei cortometraggi nel cammino di avvicinamento al X incontro mondiale delle famiglie, che si terrà a Roma dal 22 al 26 giugno 2022. La diocesi di Roma e il Dicastero per i laici la famiglia e la vita, che organizzano l’Incontro, stanno diffondendo risorse pastorali che possano aiutare le diocesi, i movimenti, le associazioni, a organizzare eventi, riflessioni e incontri nelle comunità locali. L’appuntamento di giugno avrà infatti, come stabilito da Papa Francesco, una forma multicentrica e diffusa, con iniziative locali nelle diverse diocesi.

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In questa prospettiva la diocesi di Roma ha elaborato otto catechesi sulla famiglia, per supportare gli incontri che si terranno nelle parrocchie di tutto il mondo. Ad ogni catechesi – tutte già disponibili sul sito ufficiale dell’Incontro www.romefamily2022.com – sarà abbinato un breve video realizzato dal regista Antonio Antonelli. Il primo, on line da oggi, riguarda il “dare il nome” e ha come protagonista una ostetrica in una clinica romana.

I video aiutano ad aprire il discorso partendo da persone concrete che raccontano storie personali – spiega don Dario Criscuoli, direttore del Centro per la pastorale familiare della diocesi di Roma -. Sono piccoli cortometraggi della durata di 8 minuti circa, nei quali coppie o singoli che vivono a Roma ci raccontano la loro storia. Tutti dopo aver presentato la zona della città dalla quale provengono, raccontano la loro “grande bellezza”.

Si tratta di storie e persone che spesso si sono trovate con le loro macerie in mano – prosegue il sacerdote – storie non facili, non sempre felici né prive di errori, ma ricche di una bellezza interiore e vera. Segno di chi cerca nelle relazioni familiari il tesoro più ricco e profondo della vita umana. Storie di chi ha trovato in queste relazioni il fine supremo del proprio percorso esistenziale ma anche il punto di partenza per andare a soccorrere chi non ha trovato quello stesso tesoro. Storie di un’ostetrica, una studentessa, un commercialista, o di una comunità di famiglie che ha creduto a un sogno che sembrava un miraggio lontano, incontrati passando per le strade di Prati o sui campetti da basket sotto Ponte Marconi, in un villettino di Casal Palocco o in una grande tenuta agricola lungo la Cassia. E abbiamo sbirciato dallo spioncino della loro porta, per scrutare curiosi quella quiete accesa, quel magma vivo che muove e ricostruisce e trasforma ogni famiglia, guardandola da diversi aspetti.

Si parlerà infatti di mariti e di mogli, di figli, di nonni ma anche di vocazione e santità. Ci confronteremo – conclude don Criscuoli – con un modello assoluto come la famiglia di Nazareth e infine con lo strumento che ci ha regalato Papa Francesco per la felicità familiare ovvero l’uso delle tre parole magiche: “Grazie, Prego e Scusa”. Ben sapendo che nessuno può dirsi escluso da tutto questo, perché non esiste famiglia perfetta, n` genitori o figli o fratelli, se non intendendo questa parola nel suo senso più vero. Perché la famiglia è il primo luogo in cui scoprire che essere perfetti vuol dire essere fatti per qualcuno, è una scuola di amore, di speranza, di premura e di resurrezione, come dice Papa Francesco. Il luogo che custodisce il mistero grande e semplice che è il segreto della felicità di ciascuno: fare posto alla vita di un altro.