Stupri e scuole distrutte: Action Aid in soccorso dei congolesi

Vatican News

Andrea De Angelis – Città del Vaticano 

“La storia siamo noi”, cantava Francesco De Gregori nel 1985. Dopo quasi quarant’anni, quel “non avere nascondigli, non passare la mano” chiama ancora tutti e ciascuno ad un impegno quotidiano. Partendo dalla giusta informazione. Troppi, infatti, sono i conflitti dimenticati. Le guerre di cui si parla poco, tensioni annose che generano odio, violenza, morte. Come la crisi umanitaria nella Repubblica Democratica del Congo, che resta una delle più complesse e prolungate del continente africano, con oltre 27 milioni di persone bisognose di assistenza umanitaria. In tutto il Paese si contano oltre cinque milioni e mezzo di sfollati interni, causati perlopiù da conflitti inter-etnici e scontri fra esercito regolare e le numerose sigle combattenti, più di cento nelle sole province orientali del Kivu. Circa un quarto degli sfollati ha trovato riparo nel Sud Kivu e nel Maniema.

Il progetto di Action Aid 

Proprio in queste due regioni si concentra l’intervento di Action Aid, che per rispondere alla crisi umanitaria e garantire un’istruzione di qualità ai bambini sfollati, nelle province di Fizi e Minembwe (Sud Kivu) e Kabambare (Maniema), costruirà nuovi edifici scolastici e riqualificherà quelli inagibili, dotandoli di servizi igienici e ambienti riservati esclusivamente alle ragazze. Gli insegnanti e il personale scolastico riceveranno una formazione specifica. In parallelo sorgeranno tre centri polifunzionali, rivolti in particolare a donne e bambini, concepiti come spazi sicuri e protetti dove ricevere assistenza medica, educazione sulla salute sessuale e supporto psicologico, oltre a svolgere attività ricreative e formative. I centri funzioneranno anche come piattaforme per la distribuzione di acqua pulita, kit igienici e materiale didattico. L’intervento nel complesso coinvolgerà direttamente 8mila persone, di cui oltre la metà bambini che finalmente potranno frequentare una scuola.

Una guerra dimenticata

“La situazione da anni è drammatica, ma se ne parla poco. Negli ultimi due mesi sentiamo ogni giorno le notizie sulla guerra in Ucraina, giustamente. Purtroppo i conflitti sono anche in Paesi meno vicini, forse per questo meno visibili e generano crisi umanitarie terribili”, afferma Paola Maceroni, Responsabile Sostenitori di Action Aid Italia. “Il numero di sfollati interni è spaventoso, si tratta di persone che lasciano le loro case, scappano per gli scontri che lacerano il Paese, in particolare nella zona orientale”. 

Ascolta l’intervista a Paola Maceroni

“Abbiamo sentito i racconti che sono gli orrori di ogni guerra: case date alle fiamme, stupri utilizzati come armi di guerra. Tutto questo avviene in un Paese ricchissimo – sottolinea – di materie prime, dove però i quattro quinti della popolazione vivono come meno di due euro al giorno. Davanti alla guerra la fragilità produce ancora più vittime tra la popolazione civile”. 

Il dramma dei più piccoli

Come accade in ogni guerra, a pagare un prezzo altissimo sono gli abitanti più giovani del Paese in cui è presente un conflitto. “Nella Repubblica Democratica del Congo i più piccoli sono sfruttati e sono tanti i bambini soldati, vittime della violenza. Le scuole – prosegue Maceroni – vengono distrutte dalle milizie, come anche gli ospedali e gli altri servizi primari. La dispersione scolastica è enorme”. Dunque oltre al trauma legato al lutto o al distacco dai familiari, i giovanissimi devono anche recuperare uno spazio fondamentale qual è la scuola. “Il nostro progetto punta tantissimo sui bambini per garantire un futuro a questa nuova generazione, sono i più piccoli – conclude – il cuore dei nostri interventi”. 

Come aiutare

Dal 17 aprile al 31 maggio 2022 ognuno potrà dare il proprio contribuito con un sms o una chiamata da rete fissa al numero solidale 45511. ActionAid è un’organizzazione internazionale indipendente impegnata in Italia e in altri 44 Paesi. Collabora con più di 10mila partner, alleanze, ONG e movimenti sociali per combattere povertà e ingiustizia sociale. Da oltre 40 anni ActionAid si batte al fianco degli individui e delle comunità più povere e marginalizzate. Un mondo equo e giusto per tutti: è questa la visione da cui ActionAid trae ispirazione e forza vitale. Per renderla una realtà concreta, ActionAid si è data una mission specifica da perseguire nei prossimi 10 anni: lavorare per promuovere e animare spazi di partecipazione democratica e per coinvolgere persone e comunità nella tutela dei propri diritti e collaborare a livello locale, nazionale e internazionale per realizzare il cambiamento e per far crescere l’equità sociale, migliorando la qualità della democrazia e sostenendo così chi vive in situazioni di povertà e marginalità