Strage di migranti sulle strade del Messico: camion si ribalta, 53 vittime

Vatican News

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Il camion merci sul quale viaggiavano, troppo accalcate, 107 persone migranti provenienti dal Centroamerica si è schiantato contro un muro e poi si è ribaltato, sull’autostrada che da Chiapa de Corzo porta alla capitale dello Stato, Tuxtla Gutierrez. Secondo alcuni testimoni, alle 15.30 ora locale, l’autista avrebbe imboccato una curva a velocità eccessiva. Oltre alle vittime, ci sono più di 40 feriti, 3 dei quali molto gravi.

La protezione civile: una delle tragedie più gravi nello Stato

Per il responsabile della protezione civile del Chiapas, Luis Manuel Garcia Moreno, è una delle tragedie di questo tipo più gravi avvenute nel Paese. Il governatore dello Stato, Rutilio Escandon, in un tweet ha espresso cordoglio per le vittime dell’incidente e assicurato solidarietà e assistenza ai feriti.

Quasi 230 mila migranti bloccati dalla polizia messicana

Il Chiapas, che confina col Guatemala, è una delle principali zone di transito per i migranti che tentano di raggiungere gli Stati Uniti, ma tutto il Messico, quest’anno, è al centro di una grave crisi migratoria, attraversato da migliaia di persone, per lo più centroamericane o haitiane, attirate dal sogno a stelle e strisce. Le autorità messicane ne hanno intercettate quasi 230 mila e rispedite nei Paesi d’origine più di 82 mila fra gennaio e ottobre, numeri che non si vedevano da oltre 15 anni.

Triplicate le richieste d’asilo, da 40 a 123 mila

Inoltre, 123 mila migranti hanno chiesto rifugio nei primi 11 mesi del 2021; altro record assoluto, considerato che negli anni precedenti le richieste si aggiravano sulle 40 mila. In molti casi i trafficanti di esseri umani li trasportano in condizioni di sovraffollamento e scarsa sicurezza lungo gli Stati del sud-est, del centro e del nord del Messico. Il governo messicano, che ha ricevuto critiche per il trattamento dei migranti, ha dispiegato decine di migliaia di unita’ delle forze armate alle frontiere nord e sud, intensificando i controlli, in base all’accordo di cooperazione con gli Stati Uniti in materia di immigrazione.