Chiesa Cattolica – Italiana

Stati Uniti, Biden potenzia gli aiuti ai poveri. Il plauso dei vescovi

Isabella Piro- Città del Vaticano 

Il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie e il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti hanno annunciato il potenziamento delle tutele e degli aiuti per chi si trova ad affrontare l’emergenza abitativa e l’insicurezza alimentare, in tempo di pandemia. La decisione ha ricevuto il plauso della Conferenza episcopale locale (Usccb) che, in una nota a firma dell’Arcivescovo Paul S. Coakley, presidente della Commissione dei vescovi per la giustizia interna e lo sviluppo umano, esprime la sua gratitudine per tali “azioni tempestive, volte ad affrontare i bisogni urgenti di cibo e di alloggio per coloro che si trovano in difficoltà durante l’attuale pandemia da Covid-19”. Il presule fa riferimento, in particolare, alla moratoria sugli sfratti, definendola “un passo avanti per assicurare la stabilità degli alloggi e mantenere le nostre comunità al sicuro”. “Decine di milioni di persone sono in ritardo con il pagamento dell’affitto – spiega – Senza alcuna tutela, correrebbero il rischio di perdere la casa. Ma sarebbe dannoso per il benessere di tutti se, nel pieno di una crisi sanitaria pubblica, sempre più persone diventassero senza-tetto”.

Allo stesso modo, aggiunge Monsignor Coakley l’annuncio di voler aumentare gli aiuti alimentari alla popolazione provata “dal dramma della riduzione del reddito o della perdita del lavoro”, contribuirà ad “affrontare i livelli senza precedenti di fame tra i minori e farà in modo che l’assistenza nutrizionale di emergenza arrivi alle persone più a rischio”. Si tratta di “azioni che dimostrano un forte impegno verso i bisognosi”, sottolinea ancora l’Arcivescovo, ricordando che l’Usccb ha sempre evidenziato che “una nutrizione adeguata e un alloggio decente sono diritti fondamentali, indicati anche dalla Dottrina sociale della Chiesa”. “Questi diritti richiedono l’azione – conclude il presule – Per questo, continuiamo a chiedere al governo di perseguire il bene comune e di dare priorità ai poveri e ai vulnerabili, soprattutto in questo periodo difficile”.

Intanto, negli Stati Uniti, i contagi da coronavirus hanno superato i 25 milioni, con circa 430mila decessi. Soltanto ieri, le statistiche della Johns Hopkins University, riportate dalla Cnn, evidenziano oltre 152mila nuovi casi e quasi 4mila morti, mentre prosegue la campagna di vaccinazione: finora, nel Paese sono state distribuite circa 47milioni di dosi di vaccino e più di 26 milioni sono state già somministrate.

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