Settimana sociale, Santoro: serve conversione negli stili di vita come singoli e comunità

Vatican News

Luca Collodi – Città del Vaticano

“Taranto resta una realtà graffiante, che immette dentro di noi un’inquietudine, una scomodità perché veniamo sospinti verso l’incudine e il martello della scelta fra salute e lavoro”. Lo sottolinea a Vatican News monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato scientifico e organizzatore della 49.ma Settimana Sociale dei cattolici italiani che si è conclusa ieri nella città pugliese. “Dobbiamo dare un contributo concreto, essere noi stessi una risposta, perché non ci capiti che il nostro lavoro vada a sommarsi alle maree di opinioni e che non si traduca in cura paziente e amorosa per la nostra terra. Abbiamo convenuto che il cambiamento non avviene solo dall’alto ed è fondamentale il concorso della nostra conversione negli stili di vita come singoli cittadini e come comunità”.

Comunità energetiche

Si tratta di gruppi di cittadini o di imprese che possono diventare produttori di energia, che autoconsumano azzerando i costi in bolletta e vendendo poi in rete le eccedenze. “Sono una grande opportunità dal basso – spiega Santoro – e rappresentano un’opportunità di rafforzamento dei legami comunitari condividendo scelte concrete in direzione del bene comune”. Nell’ottica di una transizione giusta e socialmente sostenibile le comunità energetiche diventano anche uno strumento di creazione di reddito che può sostenere fedeli, parrocchie, case famiglia, comunità famiglia e comunità locali. “Sappiamo che abbiamo bisogno di circa 7 gigawatt di nuova produzione da fonti rinnovabili all’anno se vogliamo raggiungere l’obiettivo di emissioni nette zero nel 2050. Se in ciascuna delle 25610 parrocchie italiane si costituisse almeno una comunità energetica che produce al livello massimo possibile di 200 chilowatt, o facesse nascere più comunità che arrivano complessivamente a quella produzione di energia, avremmo dato il nostro contributo con 5,2 gigawatt di nuova produzione da fonti rinnovabili”.

ascolta l’intervista a Radio Vaticana di mons. Santoro

Finanza responsabile 

Per il vescovo di Taranto, le diocesi e le parrocchie  in Italia devono essere “carbon free” nelle loro scelte di gestione del risparmio utilizzando “il loro voto col portafoglio per premiare le aziende leader nella capacità di coniugare valore economico, dignità del lavoro e sostenibilità ambientale”, coerentemente con le numerose prese di posizione nella dottrina sociale che evidenziano il ruolo fondamentale del consumo e del risparmio sostenibile come strumento di partecipazione di tutti alla costruzione del bene comune.

Consumo responsabile

“Oggi – prosegue il presule . esistono molti lodevoli imprenditori sociali che hanno costruito filiere ‘caporalato free’ ed offrono prodotti agricoli liberi da sfruttamento e con elevati standard sociali ed ambientali e prezzi non dissimili da quelli dei prodotti corrispondenti. Oltre a chiedere che le amministrazioni locali ne tengano conto negli appalti e non mettano mai più nelle mense scolastiche dei nostri figli prodotti che non siano ‘caporalato free’, vogliamo essere per primi noi comunità ecclesiali a prendere l’iniziativa”.

Manifesto dei giovani

I giovani di “Economy of Francesco”,  protagonisti della Settimana Sociale, indicano come concreto strumento di lavoro per la transizione ecologica e sociale il “Manifesto dell’Alleanza”, una rete di organizzazioni della società civile e del terzo settore che incarnano il principio di sussidiarietà. Monsignor Santoro, al riguardo, cita la rete dei comuni civili e responsabili, la rete dei festival per la sostenibilità come ASVIS, festival dell’economia civile, giornate di Bertinoro, Symbola, festival della prossimità, salone della CSR, GreenandBlue: tutte realtà “che segnalano la forte domanda di cultura e di impegno civile peresente nel Paese”. 

Sinodalità

“Ci siamo preparati a questo evento di ottobre – conclude il presidente del Comitato scientifico ed organizzativo delle Settimane Sociali – con incontri nazionali, compresa la Puglia: a Foggia, sul tema agricoltura e legalità, a Lecce sul tema giovani, lavoro e ambiente, a Bari su annuncio evangelico e transizione ecologica, per stilare un insieme di proposte che prevedono una transizione ecologica equa che non lasci indietro nessuno e che affronti con decisione l’emergenza climatica”. “Si è trattato di un cammino di sinodalità: la Chiesa ha bisogno di rinnovarsi dando ascolto a tutti”.