Chiesa Cattolica – Italiana

Rinviato l’incontro del Papa con i popoli indigeni canadesi

Francesca Merlo – Città del Vaticano

La Conferenza canadese dei vescovi cattolici ha annunciato che a causa dell’aggravarsi della crisi del Covid-19, una delegazione delle Prime Nazioni che avrebbe dovuto visitare il Vaticano la prossima settimana ha rinviato il suo viaggio. La delegazione di indigeni avrebbe dovuto recarsi in Vaticano dal 17 al 20 dicembre per incontrare Papa Francesco e discutere di quanto avvenuto nelle scuole residenziali gestite dalla Chiesa del Paese.

La storia

Le scuole residenziali erano scuole finanziate dal governo, molte delle quali gestite da organizzazioni cristiane, che furono istituite per assimilare i bambini indigeni alla cultura euro-canadese. Hanno operato dal 1880 agli ultimi decenni del 20.mo secolo e miravano ad educare e convertire i giovani indigeni e ad assimilarli nella società canadese tradizionale. Il sistema separava forzatamente i bambini dalle loro famiglie per lunghi periodi di tempo e gli proibiva di riconoscere la loro eredità e cultura indigena o di parlare la loro lingua. Ex studenti raccontano di abusi estesi e sistematici all’interno del sistema.

Motivo della riprogrammazione

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Essi hanno sottolineato che l’incontro della delegazione con il Papa a Roma è stato “rinviato e non cancellato”. Man mano che saranno disponibili maggiori informazioni sull’attuale variante Omicron, i presuli – sottolineano – continueranno a valutare la fattibilità dei futuri piani di viaggio, sulla base delle indicazioni del governo canadese e delle autorità internazionali competenti. I vescovi assicurano che il loro “impegno condiviso a camminare insieme verso la guarigione e la riconciliazione rimane forte”. “Sappiamo che la Santa Sede è molto impegnata a riprogrammare questa visita nel nuovo anno – precisano – e attendiamo con ansia l’opportunità per gli anziani indigeni, i custodi della conoscenza, i sopravvissuti delle scuole residenziali e i giovani di partecipare a incontri privati con Papa Francesco”.

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