Chiesa Cattolica – Italiana

Regno Unito, Nichols: serve legislazione chiara contro odio e estremismo

Roberta Barbi – Città del Vaticano 

Sostegno e approvazione al nuovo rapporto della Commissione per il contrasto all’estremismo nel Regno Unito che richiama l’attenzione sulle lacune della legislazione che consentono agli estremisti di operare impunemente nel Paese, è stato espresso dai vescovi britannici attraverso il loro presidente, il cardinale Vincent Nichols, sul sito della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles.

La crescita dell’odio, una grave preoccupazione

“Operating with Impunity”, questo il nome del rapporto, evidenzia alcuni dei contenuti estremisti più scioccanti e pericolosi attualmente legali nel Regno Unito. “L’estremismo è un pericolo e quindi abbiamo bisogno di lavorare insieme per garantire che ci sia una legislazione inequivocabile che non solo prevenga e penalizzi coloro che lo diffondono, ma protegga anche coloro che lo sperimentano”, ha commentato il cardinale Nichols.

“Il rapporto della Commissione è un contributo significativo a una questione molto importante. L’aumento dell’estremismo di odio, non ultimo attraverso l’uso dei social media, è una grave preoccupazione e richiede sforzi continui da parte di tutti coloro che hanno a cuore il nostro bene comune – ha continuato il porporato – è una voce stimolante nel richiamare l’attenzione su queste questioni, con tutta la sensibilità e risonanza dovute”.

“Affinché la libertà di religione e la libertà di parola siano realizzate nel loro significato, devono includere il diritto di esprimere opinioni che vanno contro il consenso culturale prevalente, senza abbracciare o proporre odio o violenza”, ha concluso il cardinale Nichols che cita poi l’Enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco: “L’autentico dialogo sociale implica la capacità di rispettare il punto di vista dell’altro e di ammettere che esso può includere convinzioni e preoccupazioni legittime… è auspicabile che essi articolino le loro posizioni per il bene di un più fruttuoso dibattito pubblico”.

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