Povertà energetica e solidarietà, la Caritas presenta la collana editoriale “Sguardi”

Vatican News

Tiziana [ e Francesca D’amato – Città del Vaticano

Si chiama “Sguardi” la collana editoriale di quaderni promossa da Caritas Roma che vuole essere un sussidio per l’animazione e uno strumento per guardare all’urbe dal punto di vista dei poveri e delle persone più fragili. Il primo numero, dal titolo “Povertà energetica e solidarietà”, è stato presentato oggi, in prossimità della Giornata mondiale dei poveri che si celebra domenica. Per l’occasione, la diocesi di Roma sarà impegnata nella campagna di solidarietà “Bolletta sospesa”, una raccolta straordinaria di offerte da destinare al Fondo Famiglia della Caritas diocesana, istituito per sostenere persone e famiglie in difficoltà con le utenze di luce e gas.

I contenuti di “Sguardi”

Il quaderno, che propone spunti di approfondimento e iniziative concrete cui aderire, contiene i dati raccolti nei centri di ascolto parrocchiali e diocesani sulle molte richieste di aiuto circa le difficoltà per riscaldare o rinfrescare adeguatamente le case, per utilizzare gli elettrodomestici indispensabili per la vita della famiglia. E per far fronte alla necessità di utilizzare apparecchiature elettromedicali e salvavita. Diverse le segnalazioni di quanti non riescono a pagare le bollette della luce e del gas. Un fenomeno non nuovo, spiega in un comunicato il Vicariato di Roma, che riguarda però sempre più famiglie, soprattutto negli ultimi due anni. La pandemia e la guerra in Ucraina stanno, infatti, determinando gravi conseguenze sul piano economico, occupazionale e sociale.

Le possibili strade per risolvere il problema

“Il fenomeno della povertà energetica non è legata solo all’importo delle bollette, ma anche alle caratteristiche delle abitazioni.” È quanto sottolinea a Vatican News Giustino Trincia, direttore di Caritas Roma. All’interno del quaderno “Povertà energetica e solidarietà”, sono riportate anche delle possibili soluzioni per contrastare l’emergenza del caro bolletta. Uno degli obiettivi indicati è quello di prorogare il servizio di maggiore tutela per le fasce di popolazione più deboli, in quanto il rischio che ci sia un innalzamento ancora più progressivo del costo dell’energia è alto. Un’altra proposta è rivolta al governo affinché siano sviluppate le comunità energetiche. Servono anche investimenti per consentire l’accesso ai piani di efficacia energetica. E si devono ridurre gli oneri fiscali a partire dall’Iva. Un’altra via è quella di proporre alle aziende di costituire dei fondi comuni propri per sostenere il pagamento delle bollette delle famiglie in difficoltà. “Bisognerebbe chiedere alle aziende campagne pubblicitarie meno aggressive, per consentire alla popolazione di passare al mercato libero”. “Molte famiglie – afferma il direttore di Caritas Roma – non pagano le bollette non perché non le vogliono pagare, ma perché non possono o perché sono costrette a scegliere tra pagare i libri per i loro figli, pagare l’affitto, o fare la spesa”. “Siamo preoccupati anche per le morosità, per i distacchi dell’energia, anche perché negli ultimi mesi la crescita è stata rilevante.” Molte persone si recano presso i Centri di ascolto anche in vista dell’imminente inverno, quando i costi del riscaldamento peseranno in modo notevole sui bilanci familiari.

Comportamenti responsabili dai cittadini

La Caritas esorta poi i cittadini a rendersi disponibili ad acquisire e ad attuare le conoscenze di base per adottare comportamenti consapevoli e responsabili nell’uso delle risorse energetiche (acqua, energia elettrica e gas) e a contrastare lo spreco delle risorse nelle case, nei luoghi di lavoro, nelle comunità civili e religiose. “La via della solidarietà e della fraternità umana può essere sempre alimentata dalle scelte e dai comportamenti solidali verso le persone in maggiori difficoltà”, specifica il Vicariato di Roma. Si sollecita poi a partecipare e a collaborare alla diffusione di informazioni, di suggerimenti, buone pratiche utili alla crescita della cultura della sobrietà e della responsabilità nell’utilizzo delle risorse energetiche di ogni tipo.

Le richieste raccolte nei centri di ascolto parrocchiali

Nelle parrocchie e nei centri di ascolto Caritas della diocesi di Roma continuano ad arrivare richieste di aiuto, da famiglie o da piccoli imprenditori, per il pagamento delle utenze domestiche, per acquistare un calorifero elettrico, riparare uno scaldabagno, approvvigionarsi di legna o carbone. Lo rivela un questionario compilato dai referenti di 104 centri di ascolto – la metà di quelli che sono nel sistema di “rete informatizzata diocesana” della Caritas e circa un terzo delle comunità parrocchiali di Roma – che è stato inviato come indagine preliminare ad un monitoraggio tuttora in corso per pianificare forme di intervento più articolate. Nel corso del 2021, la quasi totalità (99%) dei centri di ascolto parrocchiali ha dichiarato di aver attivato interventi di aiuto a persone (singoli o famiglie) che dovevano far fronte al pagamento di bollette insolute. Nel 56% si è trattato di molte richieste, nel 42,3% di un fenomeno sporadico. Il 90% dei centri ha ricevuto richiesta di aiuto per utenze insolute di elettricità e gas, seguite dalle rate condominiali (8%) in cui rientrano le spese per il riscaldamento nei sistemi centralizzati. Sporadiche le richieste per il pagamento dell’acqua. Il 56% dei centri di ascolto ha poi incontrato persone che nel 2021 hanno subito un distacco o una diminuzione di potenza dovute a morosità.

Il problema della spesa per le utenze

La spesa per le utenze energetiche, tra coloro che si sono rivolti ai centri di ascolto, assorbe una quota molto considerevole del reddito familiare: quasi la metà dei centri di ascolto indica che tra i propri assistiti il costo mensile delle bollette pesa tra il 26 e il 50 per cento del totale, per l’8% arriva ad assorbirne oltre la metà. Ciò lascia pensare che la difficoltà a sostenere i costi delle utenze è strutturale e non necessariamente legata ai recenti aumenti tariffari. La spesa energetica essenziale rappresenta dunque una voce consistente per le famiglie con redditi bassi, chiarisce il Vicariato di Roma, che va ad aggiungersi ad altre situazioni di estrema fragilità, tra queste case senza impianti di riscaldamento in cui viene chiesta assistenza per acquistare bombole di gas, legna, stufe elettriche e altre fonti di calore. Nel 36% dei centri di ascolto, inoltre, vi sono state richieste per l’acquisto di caldaie elettriche da parte di chi non poteva accedere ad alcun contributo pubblico vivendo in situazioni di irregolarità amministrativa (affitti in nero, occupazioni). Per gli stessi motivi, il 2% del campione intervistato ha presentato o fatto richiesta di assistenza o informazioni per l’accesso a incentivi di riqualificazione energetica.

Gli aiuti del Fondo Anticrisi della Caritas

Nel 77% dei centri di ascolto le famiglie che hanno chiesto aiuto per l’approvvigionamento di energia erano composte da persone con “condizioni di salute cagionevoli” e nel 17% con la presenza di malati che necessitano di apparecchiature elettromedicali salvavita (carrozzine elettriche, sollevatori mobili, materassi [) per le quali spesso non si è a conoscenza delle specifiche agevolazioni e tutele previste. In pieno periodo pandemico, dall’aprile 2020 al dicembre 2021, la Caritas di Roma ha attivato il Fondo Anticrisi come misura di sostegno monetario per supportare un numero sempre più pressante di richieste di aiuto, anche economico, da parte delle famiglie. Nella maggior parte dei casi, le domande scaturivano da situazioni contingenti dovute alla perdita di reddito momentaneo causata dal Covid-19 e gli aiuti della Caritas sono continuati, per molti dei richiedenti, anche dopo il periodo pandemico. Complessivamente, con il Fondo Anticrisi, sono state erogate 1.219 richieste con un contributo complessivo di 586mila euro. In particolare, il 48% delle richieste ha riguardato il pagamento di utenze di elettricità e gas per un totale di circa 250mila euro; a queste vanno aggiunte un 14% di richieste per spese condominiali, molte delle quali comprensive anche dei costi di riscaldamento.