Polity Design, a Caserta una scuola per formare i giovani all’impegno sociale e politico

Vatican News

Giuseppe Simeone – Città del Vaticano

“Polity Design”, espressione mutuata dal filosofo Luciano Floridi, è il nome della scuola di classe dirigente della Diocesi di Caserta, un modo nuovo per formare i giovani all’impegno sociale. È inserita anche tra le scuole all’impegno sociale e politico della Conferenza episcopale italiana (CEI) ma ha una struttura indipendente a autonoma, anche se promossa dal mondo dell’associazionismo cattolico. Trentasei corsisti tra laureandi e giovani professionisti selezionati con un colloquio motivazionale, secondo il curriculum vitae e le esperienze di impegno civico già messe in campo. Il direttore della scuola è Luigi Ferraiuolo, giornalista, affiancato da un collegio di direzione composto da cinque tutor (Sergio Carozza, Valentina D’Andria, Gianmarco Carozza, Biagio Narciso e Monica Ippolito, tutti avvocati) che diventeranno presto dieci nei prossimi mesi.

Gli incontri

 

La scuola è a numero chiuso e gratuita con una tassa d’iscrizione simbolica. “L’obiettivo è quello di formare una classe dirigente educata al bene comune, all’impegno, al merito”, sottolinea Ferraiuolo, “giovani capaci di farsi promotori di cittadinanza nel volontariato, nelle professioni, in fabbrica, non solo in politica”. Gli incontri sono mensili e si svolgono di sabato dalla mattina al pomeriggio inoltrato e ogni tre appuntamenti, anche la domenica mattina. Contenuti tra i più alti possibili ed esperienze pratiche sono il cuore pulsante e gli strumenti che la scuola offre attraverso le parole e le testimonianze dei docenti sui vari argomenti di studio e approfondimento.

Laboratori con dirigenti e manager

Grande attenzione è riservata ai laboratori pomeridiani dove i corsisti incontrano alti dirigenti dello Stato, capi di Gabinetto dei Ministeri e manager di grandi imprese, per dialogare e comprendere fino in fondo come funziona la macchina statale e imprenditoriale ai livelli più alti e capirne anche le problematiche. Lo scorso 29 ottobre ospite della scuola è stato l’ex ministro dell’Interno Vincenzo Scotti, che ha raccontato la politica italiana dalla nascita della Repubblica a oggi, attraverso l’angolazione di attentati e scontri del 1992, senza tralasciare uno sguardo al futuro. Il confronto è continuato anche su altre tematiche tra le quali Europa, Alleanza Atlantica, Mezzogiorno e Costituzione. Ancora si è parlato di Moro, don Luigi Sturzo e De Gasperi. Nel pomeriggio confronto con Raffale Piccirillo, già capo di gabinetto del ministro Cartabia e direttore generale degli Affari Penali al dicastero di via Arenula, la poltrona su cui si è seduto anche Giovanni Falcone.

Domande e curiosità

Tante le curiosità e le domande degli allievi così come gli argomenti affrontati: dall’estradizione alla cooperazione internazionale passando anche dall’antiriciclaggio alle mafie. Tra gli studi della mattina e del pomeriggio corsisti, tutor e docenti pranzano insieme creando e rafforzando relazioni stabili per formare una comunità sempre più coesa e pensante. Ai nuovi allievi sono state consegnate le Polity bag con all’interno tre volumi di saggi storici e politici. Tra gli altri relatori, Stefano Silvestri, presidente emerito dello IAI; il generale dei carabinieri Giuseppe Governale, già capo di DIA e ROS e ora comandante delle Scuole dell’arma; lo storico Paolo Macry e tanti altri. Una risorsa questa scuola per Caserta e Terra di Lavoro ma anche per l’Italia, per il suo metodo innovativo, che dopo il primo anno è diventata una bella realtà. Un modo per essere presenti nella storia e per dare delle risposte concrete; la testimonianza di una grande forma di carità che è appunto la politica.