Patton: l’Assunta segno di speranza per l’umanità angosciata

Vatican News

Beatrice Guarrera – Gerusalemme 

Dopo la vigilia nel giardino del Getsemani a Gerusalemme, la festa dell’Assunzione in Terra Santa è stata celebrata con una messa solenne nella Basilica dell’Agonia, a pochi metri dal luogo in cui il corpo della Vergine fu sepolto, secondo la tradizione.

Patton:l’umanità guardi a Maria

“La solennità di Maria assunta al Cielo in anima e corpo è un richiamo al mistero pasquale che ci raggiunge nel cuore dell’estate”, ha detto nell’omelia fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa, che ha presieduto la liturgia. “I vangeli apocrifi della tradizione gerosolimitana e giudeo cristiana ci aiutano a rileggere il mistero della morte di Maria come una partecipazione piena alla Pasqua del suo figlio Gesù”, ha spiegato il francescano. Il corpo di Maria, infatti, secondo la tradizione rimase nel sepolcro per tre giorni e venne poi portato in Cielo dagli angeli, e riunito all’anima sotto l’albero della vita, per poter partecipare con tutta la sua persona alla Pasqua di Gesù.

“In questo modo Maria diventa, per usare il linguaggio dell’Apocalisse, un segno posto in Cielo per noi – ha affermato fr. Patton -. Ciò che è avvenuto in Gesù come primizia, ciò che Gesù ha donato a Maria la madre sua, è esattamente ciò che il Signore desidera donare anche a tutta l’umanità, alla sua Chiesa e a ciascuno di noi […]. Nel cuore dell’estate alziamo perciò lo sguardo a questo segno pieno di consolazione e di speranza che è la Vergine Maria assunta al Cielo in anima e corpo: è un segno per l’umanità angosciata dalla paura della morte; è un segno per la Chiesa che è chiamata a partecipare pienamente alla gloria del Cristo suo Capo; è un segno che ricorda anche a ognuno di noi che non siamo destinati ad andare semplicemente verso la morte, ma attraverso la morte siamo destinati a partecipare alla nuova creazione, alla risurrezione, a vivere in Dio assieme a Gesù Risorto, alla Madre sua e a tutti i Santi del Cielo”. Il Custode di Terra Santa ha voluto concludere poi con una preghiera a Maria Assunta, composta dal santo Papa Giovanni Paolo II.

Maria ci attiri a sè e ci protegga

La festa dell’Assunzione a Gerusalemme ha visto la partecipazione di fedeli e religiosi locali, oltre al vescovo del Patriarcato Latino, monsignor Giacinto Boulos Marcuzzo e a monsignor Tomasz Grysa, segretario della Delegazione Apostolica in Terra Santa. Alla messa è seguita poi una breve processione nel giardino del Getsemani con la statua della Vergine Maria, portata a spalla con devozione da alcune religiose locali.

“Volgiamo quest’oggi lo sguardo a Maria elevata in Cielo in anima e corpo perché possa attrarci tutti al suo figlio, per metterci al sicuro e camminare in santità e pace verso la meta del Cielo”, ha affermato fr. Benito José Choque, superiore del convento del Getsemani, la cui fraternità custodisce il Santo Luogo.

Nel pomeriggio i frati francescani della Custodia di Terra Santa celebreranno i secondi vespri nella Grotta degli apostoli e si recheranno poi in pellegrinaggio nella chiesa della tomba di Maria, per rendere omaggio alla madre di Gesù. I religiosi verranno accolti dai rappresentanti della comunità greco ortodossa e armena, come previsto dallo Status Quo, che indica in questa festa l’unico momento dell’anno in cui i cattolici possono pregare in forma ufficiale nella chiesa della tomba di Maria.