Organizzazioni mondiali cattoliche femminili: dare voce e visibilità alle donne

Vatican News

Renato Martinez e Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

La presentazione dell’Osservatorio mondiale delle donne e del rapporto intitolato “Impatto del Covid-19 sulle donne in America Latina e nei Caraibi”. Sono questi i principali eventi che scandiscono, nella giornata di martedì 14 giugno, la conferenza organizzata dall’Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche (Umofc). Si tratta di un incontro internazionale che ospita gli interventi del cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, di monsignor Miguel Cabrejos Vidarte, presidente della Conferenza episcopale dell’America Latina, di suor Alessandra Smerilli, segretaria del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale e della professoressa Emilce Cuda, segretaria della Pontificia commissione per l’America Latina. L’evento è organizzato in collaborazione con il Consiglio episcopale latinoamericano e con il patrocinio delle Ambasciate presso la Santa Sede di Argentina, Australia, Austria, Colombia, Haiti, Paesi Bassi e Regno Unito. L’obiettivo dell’Osservatorio mondiale delle donne è legato a sfide cruciali: dare visibilità alle donne, soprattutto le più vulnerabili, che sembrano “invisibili”; generare strategie pastorali, sinergie tra le Ong; rinnovare le politiche pubbliche e contribuire all’agenda internazionale. Un impegno da portare avanti per favorire lo sviluppo umano integrale delle donne e quello delle loro famiglie, comunità e popoli.

Ascoltare la voce delle donne

Il rapporto intitolato “Impatto del Covid-19 sulle donne in America Latina e nei Caraibi” è stato una occasione per ascoltare voci preziose ma spesso dimenticate di questo Continente. Ed è stata una esperienza commuovente. È quanto sottolinea Maria Lia Zervino, presidente generale dell’Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche, aggiungendo che l’obiettivo ora è quello di ascoltare le donne di tutto il mondo. “Ora che stiamo iniziando a lavorare in Africa, si apre la possibilità di raccogliere le sofferenze e le resilienze di tante donne che sembrano invisibili al resto del mondo”. Monica Santamarina Noriega, tesoriere generale dell’Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche, spiega a Vatican News che dal dossier emerge uno scenario segnato da profondi squilibri: la pandemia ha determinato infatti iniquità sociali, strutturali ed economiche aggravando le disparità tra uomini e donne. Si è registrato anche un aumento delle violenze contro le donne. In questo periodo si è indebolita inoltre l’assistenza sanitaria per le donne e si è acuito il divario nell’accesso all’istruzione.