Ordinato vescovo il Vicario Apostolico di Istanbul

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Gabriella Ceraso -Città del Vaticano

“La Sacra Scrittura, studiata, insegnata ma soprattutto meditata e fatta sorgente di vita e di azione sono il tesoro cui attingere per continuare il cammino nel ministero che il Santo Padre ti ha affidato per il bene della Chiesa in Turchia, insieme ai confratelli nell’episcopato e in particolare per il popolo di Dio che è nel Vicariato Apostolico di Istanbul e per i fedeli bizantini cattolici del locale Esarcato.”

Alla Parola di Dio custodita e resa viva il cardinale Leonardo Sandri affida l’operato di don Massimiliano Palinuro nell’omelia per la sua ordinazione episcopale nella Cattaderale di Ariano Irpino. La Parola di Dio – dice il cardinale –  è viva ed efficace, e il discepolo del Signore ne è affascinato. E’ questa Parola che ha ” parlato al tuo cuore e alla tua vita caro don Massimiliano, e sia il roveto che arde e mai si consuma, nel cui mistero oggi entri in maniera ancora più profonda, e nel quale sei chiamato a condurre il gregge che ti è affidato” .

Dal martirio di don Santoro una fede rinnovata

La Parola di Dio è anche “roccia” che vince sul male. Da qui lo sguardo del porporato va alla Turchia e alla chiesa che don Massimiliano finora ha servito come parroco: Trabzon, luogo del martirio di don Andrea Santoro il 5 febbraio di quindici anni fa, luogo diventato sorgente di fede e di speranza, nonostante tutto.

“Grazie al sacrificio di don Andrea, tu don Massimiliano – ha detto il cardinale – hai sentito bussare alla porta del tuo cuore, rimettendoti in cammino, come Abramo, e partendo per metterti a servizio della Chiesa di Dio che è in Turchia”. “Continua ad appoggiarti a Lui – è stato il suo invito –  e fa che altri scoprano e si lascino condurre dal suo amore” e il tuo sguardo sia sempre “quello di un pastore secondo il cuore di Dio”, un pastore misericordioso con tutti uomini e delle donne di Istanbul e della Turchia.

A Maria e agli Apostoli l’affidamento del cammino ecumenico

Quindi l’affidamento a Maria, alla vigilia della Solennità dell’Immacolata. “Chiedi – ha affermato il cardinale Sandri rivolto al nuovo vescovo – nella preghiera a Lei di unire alla sua totale e pura disponibilità la tua stessa esistenza e il tuo ministero episcopale, in continuità col predecessore il vescovo Rubén, nell’ opera di “guarigione delle ferite del passato di incomprensioni e distanze anche in ambito ecumenico, sentendoti avvolto dall’abbraccio fraterno che unisce Papa Francesco e il Patriarca Bartolomeo, come sono stati uniti i fratelli Pietro ed Andrea”.