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Per quasi due anni, rappresentanti di associazioni religiose e umanitarie tra cui “Nuovi Orizzonti” e “Regina della Pace” che operano nell’area del santuario di Medjugorje hanno subito estorsioni e abusi di posizione. A commettere questi reati – riferisce l’agenzia SIR – sono stati due dipendenti del Servizio per i rapporti con gli stranieri della Bosnia Erzegovina, condannati in primo grado a 14 e 10 anni di carcere. Tra i reati commessi anche una campagna diffamatoria ai danni di “Nuovi Orizzonti” e della sua fondatrice Chiara Amirante. Gli imputati sono stati giudicati colpevoli di estorcere denaro a cittadini stranieri tra il 2012 e il 2014 “come parte di un gruppo criminale organizzato, utilizzando le loro posizioni ufficiali e i poteri a loro conferiti dalla legge”, riferisce un comunicato del Tribunale bosniaco. Per l’agenzia di stampa Nova, si tratta della sentenza più importante degli ultimi anni per questa fattispecie di reati in Bosnia Erzegovina.