Onu: oltre mezzo milione di bambini somali a rischio fame

Vatican News

Giancarlo La Vella – Città del Vaticano

La crisi alimentare si sta aggravando in Somalia, dove si teme che le aree del centro e del sud del Paese saranno presto in stato di carestia. L’emergenza coinvolgerà soprattutto i minori: il numero di bambini che potrebbero soffrire di grave malnutrizione è già di oltre 500 mila. I dati sono stati forniti oggi dal portavoce del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef), James Elder. Si tratta di numeri in preoccupante aumento. Numerose le vittime: 730 bambini sono morti per malnutrizione nel Paese del Corno d’Africa e tanti altri moriranno nei prossimi mesi, sottolinea Elder.

La fame aggrava le altre patologie

“Ci sono bambini che stanno già morendo e molti centri di cura sono già pieni, quindi ci sono bambini gravemente malati che devono essere curati sul pavimento”, ha detto James Elder nella conferenza stampa per i giornalisti accreditati alle Nazioni Unite a Ginevra. I bambini con sintomi di malnutrizione, ha detto inoltre, corrono un rischio 11 volte maggiore di morire per diarrea, colera o morbillo, malattie di cui quest’anno si sono già verificati focolai nel Paese.

Pochi gli aiuti internazionali

Questa emergenza potrebbe essere evitata se la comunità internazionale tenesse fede agli impegni presi in passato. “Solo il 3% dei fondi che l’Unicef ha richiesto per aiutare le famiglie del Corno d’Africa è stato sinora erogato”, ha messo in evidenza il portavoce. Tutto questo sta avvenendo mentre la Somalia sta soffrendo la terza siccità in un solo decennio e quella attuale, con quattro stagioni consecutive senza pioggia e una quinta in arrivo, potrebbe essere persino peggiore di quelle del 2011 e del 2016, secondo le previsioni dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari. A spingere la Somalia nel baratro anche decenni di conflitti, i massicci spostamenti di popolazione e il forte aumento dei prezzi dei cereali e di altri alimenti di base di quest’anno, in parte dovuto alla guerra in Ucraina.

Una crisi alimentare diffusa

Oltre alla Somalia l’emergenza alimentare riguarda anche Siria, Pakistan e soprattutto lo Yemen ancora alle prese con un lungo conflitto civile. Francesco Rocca, presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, e Peter Maurer, presidente del Comitato Internazionale di Croce Rossa, portano i crescenti bisogni in questi e altri Paesi in vista dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Lo scopo è quello di sensibilizzare la comunità interazionale a un impegno fattivo per fronteggiare la crisi e salvare quante più persone possibili.