Non si fermano le violenze in Sudan

Vatican News

Emanuela Campanile – città del Vaticano

La denuncia arriva tramite Facebook dal Comitato Centrale dei medici sudanesi, altre vittime negli scontri tra civili e la giunta militare che – dopo il colpo di Stato di ottobre e le dimissioni, il 2 gennaio scorso del primo ministro – controlla interamente il Paese. 

Disobbedienza civile

La Sudanese Professionals Association (SPA), un organismo che ha guidato le proteste contro l’ex leader Omar al-Bashir, ha affermato che la campagna di disobbedienza civile terminerà solo quando i generali “trasferiranno il potere a un’autorità civile di transizione in conformità con la Dichiarazione di libertà e cambiamento (DFC).”  Altra denuncia, sempre secondo il Comitato centrale dei medici sudanesi, è la chiusura da parte dei militari, di otto ospedali.

Gli USA a Khartoum

Il vice segretario di Stato, Molly Phee, e il nuovo inviato Usa per il Corno d’Africa, David Satterfield, sono arrivati nella capitale sudanese per ribadire la richiesta degli Stati Uniti alle forze di sicurezza di mettere fine alle violenze.