Nella Repubblica Democratica del Congo un aiuto per le vittime di violenza

Vatican News

Isabella Piro – Città del Vaticano

Nella Solennità del Battesimo del Signore, si tiene la speciale colletta promossa dalla diocesi di Butembo-Beni, nella Repubblica Democratica del Congo, in favore delle vittime di violenza. Da molto tempo, infatti, la regione, situata nel Nord Kivu, è al centro di un drammatico conflitto tra ribelli e forze governative. Secondo gli ultimi dati diffusi dalla ong Cepadho (Centro Studi per la promozione della pace, la democrazia e i diritti dell’uomo), lunedì 4 gennaio a Beni sono stati massacrati almeno 22 civili, che si sommano ad altri 22 uccisi il 31 dicembre 2020 a Tingwe e Kamungu. Vittime che allungano la lista delle oltre 3mila persone che, dal 2014, hanno perso la vita nella regione a causa degli scontri.

Preghiera e condivisione concreta durante le Messe

La decisione di indire una speciale colletta è stata presa dal vescovo locale, monsignor Melchisédech Sikuli Paluku, al termine di un incontro con i parroci; la raccolta si terrà dalla prima alla quarta Messa del giorno in tutte le chiese diocesane. “Così facendo – spiega il presule – i fedeli potranno tradurre in azioni concrete la solidarietà per le vittime espressa attraverso la preghiera”. “Siamo tutti fratelli e sorelle – sottolinea il vescovo – ed è giunto il momento della condivisione, requisito fondamentale per ogni cristiano”.

I tanti sfollati e la loro difficile situazione

Dal presule anche l’allarme sulle condizioni degli sfollati, costretti alla fuga da Beni per mettere in salvo la propria vita: una situazione che ha lasciato “quasi vuote” le parrocchie locali. I sopravvissuti si sono trasferiti, infatti, a Kasindi e a Butembo, lasciando disabitata una parte della diocesi. Monsignor Paluku lancia poi l’esortazione alla preghiera, affinché si ponga fine alle violenze e si giunga alla pace e alla riconciliazione. Il ricavato delle offerte verrà consegnato agli operatori della Caritas che lo useranno per portare assistenza alle vittime e agli sfollati.