Naufragio nell’Egeo mentre continuano i soccorsi di migranti nel Mediterraneo

Vatican News

Antonella Palermo – Città del Vaticano

Natale tragico nell’Egeo. E’ salito a 16 morti, tra cui tre donne e un bambino, il bilancio dell’affondamento ieri di un’imbarcazione di persone migranti. La Guardia costiera greca ha precisato di aver tratto in salvo 63 persone, mentre la loro barca affondava presso l’isola di Paros. E’ accaduto poche ore dopo l’affondamento di un’altra barca che si era arenata giovedì: in questo caso 90 persone erano state salvate da un isolotto a nord dell’isola di Anticitera, tra cui 27 bambini e 11 donne. I corpi ritrovati senza vita sono undici. Da mercoledì scorso, sono stati in sequenza tre i naufragi in questa regione. 

Intanto nel Mediterraneo si registrano nuovi arrivi e soccorsi. Nella notte e all’alba la nave della Ong SeaWatch3 ha soccorso circa 180 persone da due imbarcazioni in pericolo. A bordo della nave ci sono adesso più di 270 naufraghi salvati fra ieri e oggi in tre diverse operazioni. Lo scrive su Twitter l’organizzazione Sea-Watch. Ieri era stata Geo Barents ad avvistare una barca di legno in difficoltà con 100 persone stipate su due livelli, come ha spiegato Msf, ma ora sono al sicuro. Dopo 8 soccorsi, 558 sono sopravvissuti sulla nave umanitaria. 

Una vedetta del Roan della Guardia di finanza ha intercettato poco dopo le 6 di stamani una barca a vela con a bordo 100 persone migranti che cercavano di raggiungere la costa calabrese all’altezza di Capo Rizzuto. Il veliero, proveniente dalla Turchia, aveva a bordo anche 25 bambini. Le operazioni di sbarco sono state eseguite al porto di Crotone con il coordinamento della Prefettura. I militari della GdF hanno individuato due sospetti scafisti. Trasferiti al centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto, i migranti saranno sottoposti a tampone e dovranno osservare il periodo di quarantena.

E’ attraccata alle 11 al porto di Trapani la Ocean Viking, Ong norvegese, con a bordo 114 persone migranti. Impegnati in servizio di ordine e sicurezza pubblica, i militari dell’Arma del Comando Provinciale di Trapani, provvederanno a scortare i profughi al centro di identificazione di contrada Milo. Dopo l’identificazione minorenni e soggetti vulnerabili saranno accompagnati nelle strutture ad hoc, mentre gli altri verranno sottoposti al periodo di quarantena a bordo della nave Adriatica della Grandi Navi Veloci.