Maggio 2021, il mese della preghiera incessante per la fine della pandemia

Vatican News

Andrea De Angelis – Città del Vaticano 

Con gli occhi rivolti al cielo, le mani giunte o inginocchiati. A casa, come sul luogo di lavoro. Da soli o con i propri cari. Per vivo desiderio del Santo Padre, il mese di maggio sarà dedicato a una “maratona” di preghiera per invocare la fine della pandemia, che affligge il mondo da ormai più di un anno e per la ripresa delle attività sociali e lavorative. Papa Francesco ha voluto coinvolgere tutti i Santuari del mondo in questa iniziativa, perché si rendano strumenti per una preghiera di tutta la Chiesa. L’iniziativa – si legge nel comunicato del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione – si realizza alla luce dell’espressione biblica: “Da tutta la Chiesa saliva incessantemente la preghiera a Dio” (At 12,5).

Ogni giorno un’intenzione di preghiera 

Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, incaricato dal Papa di organizzare l’evento, ha esteso l’invito a tutti i Santuari del mondo, in modo da promuovere la diffusione dell’iniziativa nelle relative regioni, così da raggiungere i sacerdoti, le famiglie e i fedeli tutti, invitandoli a unirsi a questa preghiera di intercessione e speranza alla Beata Vergine. Con la preghiera del Rosario, ogni giornata del mese è caratterizzata da un’intenzione di preghiera per le varie categorie di persone maggiormente colpite dal dramma della pandemia. Tra le altre, si pregherà per coloro che non hanno potuto salutare i propri cari, per il personale sanitario, per i poveri, i senza tetto e le persone in difficoltà economica e per tutti i defunti.

I trenta Santuari

I trenta Santuari rappresentativi scelti per guidare la preghiera mariana in un giorno del mese sono: Nostra Signora di Walsingham in Inghilterra; Jesus the Saviour and Mother Mary in Nigeria; Madonna di Częstochowa in Polonia; Basilica dell’Annunciazione a Nazareth; Beata Vergine del Rosario in Corea del Sud; Nostra Signora Aparecida in Brasile; Our Lady of Peace and Good Voyage nelle Filippine; Nostra Signora di Lujan in Argentina; Santa Casa di Loreto in Italia; Nostra Signora di Knock in Irlanda; Vergine dei Poveri a Banneux in Belgio; Notre Dame d’Afrique in Algeria; Beata Vergine del Rosario di Fatima in Portogallo; Nostra Signora della Salute in India; Madonna Regina della Pace a Medjugorje in Bosnia; St. Mary’s Cathedral in Australia; Immacolate Conception negli Stati Uniti; Nostra Signora di Lourdes in Francia; Meryem Ana in Turchia; Nuestra Señora de la Caridad del Cobre a Cuba; Madonna di Nagasaki in Giappone; Nuestra Señora de Montserrat in Spagna; Notre Dame du Cap in Canada; Santuario Nazionale Madonna Ta’ Pinu a Malta; Nuestra Señora de Guadalupe in Messico; Madre di Dio a Zarvantysia in Ucraina; Madonna Nera di Altötting in Germania; Nostra Signora del Libano; Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei in Italia.

La preghiera del Papa 

Francesco aprirà e chiuderà la preghiera, insieme ai fedeli nel mondo, da due luoghi significativi all’interno dello Stato Città del Vaticano. Il primo maggio il Papa pregherà presso la Madonna del Soccorso, un’icona venerata già nel VII secolo raffigurata in un affresco sopra l’altare di San Leone, presso il transetto meridionale della primitiva Basilica Vaticana, posta poi, dove si trova tutt’ora, all’interno della nuova Basilica di San Pietro in costruzione, da Papa Gregorio XIII nel 1578, presso la Cappella Gregoriana, dove, inoltre, sono conservate le reliquie di San Gregorio di Nazianzeno, Dottore e Padre della Chiesa. Nel 2013, durante l’Anno della Fede, l’icona è stata sottoposta a un nuovo restauro. Essendo stato il primo restauro eseguito nel pontificato di Papa Francesco, a quel tempo da poco eletto, sono state incise le parole SVCCVRRE NOS e FRANCISCVS PP. A. I., affidando così il Papa alla Vergine del Soccorso. In questa occasione Francesco benedirà dei Rosari speciali utilizzati appositamente per questo evento, che saranno poi spediti ai trenta Santuari direttamente coinvolti. Si avvicenderanno alla preghiera e alla lettura alcune famiglie provenienti dalle parrocchie di Roma e del Lazio, insieme ai giovani rappresentanti dei Movimenti di Nuova Evangelizzazione. Il 31 maggio, infine, Papa Francesco concluderà la preghiera da un luogo significativo nei Giardini Vaticani, di cui sarà data ulteriore informazione. Entrambi questi momenti saranno fruibili alle persone sorde e ipoudenti attraverso la traduzione nella lingua dei segni LIS.

Come e dove pregare

Ogni Santuario del mondo è invitato a pregare nel modo e nella lingua in cui consuetamente la tradizione locale si esprime, per invocare la ripresa della vita sociale, del lavoro e delle tante attività umane rimaste sospese durante la pandemia. Questa chiamata comunitaria vuole cercare di realizzare una preghiera continua, distribuita sui meridiani del mondo, che sale incessantemente da tutta la Chiesa al Padre per intercessione della Vergine Maria. Per questo i Santuari sono chiamati a promuovere e sollecitare quanto più possibile la partecipazione del popolo, perché tutti possano dedicare un momento alla preghiera quotidiana, in macchina, per la strada, con lo smartphone e grazie alle tecnologie della comunicazione, per la fine della pandemia e la ripresa delle attività sociali e lavorative. La preghiera in ognuno di questi Santuari verrà trasmessa attraverso i canali ufficiali della Santa Sede, secondo l’orario di Roma, alle ore 18:00. È stato pensato un breve sussidio liturgico per fornire alcune indicazioni utili a condividere questo momento partecipando con la propria comunità. Il Sussidio in lingua italiana può essere scaricato sul sito del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, dove è disponibile anche in lingua inglese e spagnola.