Chiesa Cattolica – Italiana

Le esequie di Benedetto XVI: attese delegazioni ecumeniche da tutto il mondo

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

“O Dio, che nel disegno della tua provvidenza hai chiamato a guidare la Chiesa il tuo servo Benedetto, donagli di partecipare in cielo alla gloria eterna del tuo Figlio, che egli ha servito come vicario sulla terra”. Con questa preghiera, nella colletta che precede la Liturgia della Parola, Papa Francesco ricorderà il Pontefice emerito Benedetto XVI nella Messa esequiale che presiederà giovedì 5 gennaio, a partire dalle 9.30, sul sagrato della Basilica di San Pietro. Celebreranno con lui, oltre al cardinale decano Giovanni Battista Re all’altare, oltre 120 cardinali, più di 400 vescovi e quasi quattromila sacerdoti. Più di 60 mila i fedeli previsti dalla Prefettura di Roma.

Le delegazioni ufficiali e i rappresentanti ecumenici

Sono attese le delegazioni ufficiali di Germania e Italia, e numerosi rappresentanti ecumenici, tra i quali i metropoliti Emmanuel di Calcedonia e Policarpo d’Italia, per il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, e il metropolita Antony di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca. E poi vescovi da molte Chiese ortodosse d’Europa, America e Asia. Sarà anche presente il moderatore del Consiglio Ecumenico delle Chiese, il vescovo Heinrich Bedford-Strohm.

Mercoledì sera il rito di chiusura del feretro

Mercoledì sera, dopo le 19 e la chiusura della Basilica all’omaggio dei fedeli, verrà chiusa la bara di cipresso, inserendo, come da tradizione, le medaglie e le monete coniate durante il pontificato, i pallii da arcivescovo metropolita di Monaco e di Roma, e poi il rogito, il testo che descrive in breve il pontificato di Papa Ratzinger, in un cilindro di metallo.

La prima preghiera dei fedeli, in tedesco, per il Papa emerito

Il feretro con le spoglie di Benedetto XVI sarà portato sul sagrato alle 8.45 di giovedì, per la recita del Rosario di tutti i fedeli. Successivamente, la celebrazione delle esequie del Papa emerito, come ha chiarito oggi il direttore della Sala stampa della Santa Sede Matteo Bruni incontrando i giornalisti, ricalcherà il modello del funerale di un Pontefice regnante, con alcuni elementi originali, adattamenti e altri mancanti. Non ci saranno, ad esempio, le suppliche finali della Diocesi di Roma e delle Chiese Orientali, specifiche per un Papa regnante, e anche le letture, in spagnolo e inglese, saranno diverse. La prima delle cinque preghiere dei fedeli, in tedesco, sarà “per il Papa emerito Benedetto, che si è addormentato nel Signore: l’eterno Pastore lo accolga nel suo regno di luce e di pace”. Le altre saranno in francese, arabo, portoghese e italiano.

Le preghiere alle offerte e dopo la comunione

Nell’orazione sulle offerte, il cardinale Re pregherà così: “Per la potenza di questo sacrificio concedi al tuo servo Benedetto, che hai posto a guida del tuo gregge come sommo pastore, di essere accolto in cielo tra i vescovi santi”. E infine, nella preghiera dopo la comunione, Papa Francesco, a nome di tutta la Chiesa e dei fedeli presenti, chiederà al Signore “che il tuo servo Benedetto, fedele dispensatore dei divini misteri sulla terra, possa lodare la tua misericordia nell’eterna gloria dei santi”. I cori presenti saranno la Cappella Sistina, guidata dal maestro Marcos Pavan, il coro guida dal maestro Jafet Ramon Ortega Trillo, mentre l’organista sarà il maestro Josep Solé Coll.

Il rito del commiato e la sepoltura nelle grotte   

Al termine della Celebrazione eucaristica, Francesco presiederà il rito dell’Ultima Commendatio (l’ultima raccomandazione) e la Valedictio (il commiato). Il feretro del Pontefice emerito sarà quindi riportato nella Basilica di San Pietro e quindi nelle Grotte Vaticane per la sepoltura. Nel corso di un rito, in forma privata, verrà messa una fettuccia intorno alla bara, con sigilli della Camera apostolica, della Casa Pontificia e delle Celebrazioni liturgiche. Poi la bara di cipresso verrà posta all’interno di una bara più grande in zinco che sarà saldata e sigillata. Questa bara verrà poi a sua volta inserita in una cassa di legno, che sarà posta nel luogo in precedenza occupato, fino alla beatificazione, dal feretro di san Giovanni Paolo II. Chi seguirà la celebrazione in televisione e sul web, potrà vedere la immagini in diretta dall’uscita della bara di Benedetto XVI sul sagrato fino al suo rientro in basilica, dopo circa un’ora e 45 minuti.  Al momento i giornalisti accreditati sono più di 600.

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