Alessandro De Carolis – Città del Vaticano
La “fabbrica dei Santi” la chiamano e può essere un appellativo simpatico se inteso in “senso positivo, ossia un luogo in cui “si lavora tanto per arrivare alla presentazione seria e onesta di persone degne” di questo titolo, osservava poco tempo fa in una intervista ai media vaticani il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione vaticana che presiede a questo particolare compito. Fatto sta che anche saper affrontare la mole di impegni legati a questa “professione” necessita di determinate competenze ed è per questo che, d’intesa col dicastero pontificio, l’Università Lateranense ha deciso di fornire un adeguato percorso di studio.
Il “servizio” di postulatore
Dal prossimo anno accademico dunque, apre i battenti la Scuola di alta formazione in cause dei santi che al termine di un percorso biennale rilascerà un diploma di specializzazione. Questo titolo, spiega l’ateneo, consentirà di apprendere il lavoro di postulatore o gli strumenti per poter collaborare nelle diocesi, negli istituti religiosi o a un livello diverso nella stessa Congregazione al complesso iter che, al suo culmine, arriva a definire figure modello di vita cristiana, tali da essere proposte dal Papa alla venerazione della Chiesa.
Le materie di studio
Il nuovo percorso assorbe il precedente Corso annuale dello Studium da parte della Congregazione delle Cause dei Santi, che Giovanni Paolo II istituì nel giugno dell’84 con il fine analogo di formare gli esperti del settore dal punto di vista teologico, storico-agiografico e normativo. Ora per volontà di Papa Francesco sarà l’Università Lateranense a curare la formazione di chi sceglierà di intraprendere quello che l’ateneo definisce un “servizio”. Anche in questo caso, le materie di studio riguarderanno la teologia, la storia della Chiesa antica, medievale e moderna, le istituzioni del diritto canonico, i “fondamenti teologico-giuridici della santità canonizzata”, la Storia del diritto delle cause dei santi.