La stretta su Mariupol, sospesi i corridoi umanitari

Vatican News

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

I corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili da Mariupol, nel giorno di Pasqua, sono bloccati a causa del mancato accordo con i russi. Una decisione che rischia di complicare ancora di più la situazione tanto da indurre il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, a lanciare un appello per l’apertura di uno spazio che permetta “l’evacuazione dei civili, soprattutto donne e bambini, da Mariupol”, ma anche dei soldati feriti. Il presidente Zelenski parla apertamente di “genocidio”, di uno scenario disumano,  secondo le Nazioni Unite, oltre 100.000 civili a Mariupol soffrono per mancanza di acqua e cibo. Intanto è scaduto l’ultimatum lanciato dalle forze armate russe alla resistenza ucraina asserragliata nell’acciaieria Azovstal di Mariupol. “Se continuano a opporsi, saranno tutti eliminati”: è il messaggio del Ministero della Difesa di Mosca. All’interno della struttura, secondo la Russia, ci sarebbero circa 400 mercenari stranieri che combattono al fianco delle forze ucraine.  

Nuove sanzioni contro Mosca

Tutto il Paese è teatro di attacchi, a Kiev è stato distrutto un impianto per la fabbricazione di munizioni. Kharkiv è stata bombardata 23 volte nelle ultime 24 ore ed i soldati russi – riferiscono fonti ucraine – si aggirerebbero con i camion nelle zone colpite per svaligiare le case abbandonate dai civili in fuga. Intanto si registra un altro macabro ritrovamento a Borodyanka, vicino a Kiev, 41 corpi sono stati estratti da sotto le macerie, e nell’intera regione dopo la ritirata dei russi sono stati trovati più di mille cadaveri. Ucciso negli scontri il maggiore generale Vladimir Frolov, vice comandante dell’ottava Armata. Sul fronte delle sanzioni, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha annunciato un sesto pacchetto di provvedimenti europei contro Mosca che prenderà di mira il petrolio e le banche.