Un nuovo allestimento per la prima sala della Pinacoteca Vaticana nel segno di san Francesco di Assisi. Un omaggio al Poverello ad 800 anni dall’impressione delle stimmate e al Pontefice che approvò il miracolo e lo canonizzò a due anni dalla morte
L’inaugurazione del nuovo allestimento della Sala I della Pinacoteca Vaticana
Gregorio IX, testimone della speranza
Alla vigilia del Giubileo della speranza dunque diventa particolarmente significativo tornare alle origini della fede e del pellegrinaggio così ben rappresentato nel perduto voluto da Gregorio IX: la moneta offerta dal Pontefice a Cristo rimanda a quella che ai suoi tempi si conservava in Vaticano. Era ritenuta uno dei trenta sesterzi di Giuda, simbolo del tradimento e del conseguente gesto estremo e disperato con cui si tolse la vita, ma anche una delle monete portate in dono dai magi alla grotta di Betlemme. Un monito per ogni uomo che sull’esempio del Pontefice, che conobbe personalmente e nel 1228 canonizzò Francesco d’Assisi, è chiamato a credere nella grazia del perdono divino e a chiedere al Signore il dono della vita eterna.