Chiesa Cattolica – Italiana

La morte di monsignor Cantisani, protagonista della pastorale delle migrazioni

Vatican News 

Monsignor Antonio Cantisani “ha accompagnato la nascita e i primi anni di vita della Fondazione Migrantes con passione e intelligenza per oltre un decennio”. È così che monsignor Gian Carlo Perego, suo successore alla presidenza sia della Commissione Cei perle Migrazioni, che della Fondazione Migrantes, attraverso le pagine di migrantesonline.it ricorda il primo arcivescovo delle diocesi unificate di Catanzaro-Squillace, nominato nel 1980 da Giovanni Paolo II e divenuto emerito nel 2003, morto questa mattina nel capoluogo calabrese. Anche al termine del suo mandato monsignor Cantisani –  si legge ancora – ha “continuato a seguire la vita e l’azione pastorale della Migrantes con suggerimenti e interventi, aiutando l’episcopato italiano ad aprirsi al nuovo tema dell’immigrazione. I suoi testi dedicati alla pastorale delle migrazioni rimangono ancora importanti per costruire nelle nostre comunità cristiane e nella vita sociale una ‘cultura dell’incontro’”.

Domani i funerali a Catanzaro

Monsignor Cantisani, il cui motto episcopale era ‘Evangelizo vobis gaudium magnum’ (Vi annuncio una buona novella di grande gioia), era nato a Lauria Superiore, in provincia di Potenza, nel 1926. Ordinato presbitero nel 1949, è stato eletto alla sede arcivescovile di Rossano nel 1971, ordinato vescovo nel 1971 e nominato a Cariati nel 1979. Il 31 luglio 1980 Papa Giovanni Paolo II lo trasferisce all’arcidiocesi di Catanzaro e in quella di Squillace, che nel 19686 vengono unite. Dal 1985 al 1990 è stato presidente della Commissione episcopale per le migrazioni della Conferenza episcopale italiana, incarico che ha tenuto fino al 1995, quando è diventato presidente della Conferenza episcopale calabra. Nel 1990 è stato nominato consultore del Pontificio Donsiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti. I funerali si svolgeranno domani, 2 luglio, alle 17, nella Basilica dell’Immacolata a Catanzaro, presiedute dall’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone.

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