La filatelia vaticana ricorda la Statio Orbis e la prima canonizzazione “collettiva”

Vatican News

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Uno scatto che è già un’icona della storia recente: Papa Francesco solo, sotto la pioggia, che affida il mondo colpito dalla pandemia alla protezione della Vergine. E il segno grafico di un’altra pagina memorabile antica di 400 anni, che ricorda il giorno in cui furono proclamati Santi, tutti insieme, quattro giganti della fede cristiana assieme a un’altra figura meno nota, in quella che passerà agli annali come la prima canonizzazione “collettiva” della Chiesa.

La Statio Orbis del 27 marzo 2020

Sono gli spunti celebrativi delle emissioni filateliche realizzate in data di oggi dal Servizio Poste e Filatelia dello Stato vaticano. Nel primo caso si tratta di un foglietto e annullo un postale speciale die emissionis per il secondo anniversario della Statio Orbis, che Francesco celebrò nella Piazza San Pietro deserta il 27 marzo 2020. La filatelia vaticana fissa quel momento in un foglietto che ritrae il Papa mentre sale in solitudine il sagrato della Basilica, riportando di fianco le parole rimaste nella memoria collettiva: “Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda”

I quattro giganti della fede

La seconda emissione è un aerogramma e un annullo postale speciale die emissionis che rievoca la data del 12 marzo 1622, quando nella basilica di San Pietro in Vaticano Gregorio XV canonizzò cinque nuovi santi. Il meno noto, tale Isidoro, un agricoltore di Madrid dedito alla carità e alla preghiera, era in realtà l’unico a dover essere proclamato santo quel giorno ma poiché nel gennaio del 1622 il processo per la canonizzazione degli altri quattro beati era quasi concluso, l’allora Congregazione dei Riti decise di dare vita a un evento “multiplo”, il primo mai avvenuto. E così, assieme a Isidoro, salirono agli altari quattro figure monumentali: la carmelitana Teresa d’Avila, il fondatore dell’oratorio Filippo Neri, il fondatore della Compagnia di Gesù Ignazio di Loyola e il gesuita Francesco Saverio.