Anna Poce – Città del Vaticano
La Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece) per gli Affari Esteri dell’UE, in una dichiarazione diffusa oggi, 17 giugno, ha esortato i leader del continente, che dovranno riunirsi il 23 e il 24 giugno prossimi in occasione del Consiglio europeo, a “rinnovare i loro sforzi per la pace in Ucraina e per attuare un processo di allargamento credibile dell’UE”.
Non cessino gli sforzi per la fine della guerra
In un momento in cui il mondo sta vivendo importanti cambiamenti geopolitici, accelerati dall’invasione militare russa dell’Ucraina, la Comece ha chiamato l’Unione Europea a rendersi conto pienamente dell’importanza del suo ruolo “nell’offrire una rinnovata visione strategica per la stabilità, la giustizia e la pace nel continente europeo e nel mondo”.
Monsignor Rimantas Norvila, presidente della Comece per gli Affari Esteri dell’UE, ha esortato l’Unione Europea “a non cessare gli sforzi per la fine della guerra, con un’Ucraina libera, sicura e indipendente nei suoi confini internazionalmente riconosciuti”, poiché l’aggressione russa contro l’Ucraina “non solo ha portato orribili sofferenze umane al Paese e al suo popolo, ma ha anche scosso l’ordine della sicurezza globale”.
Una nuova architettura di pace
Lodando l’assistenza senza precedenti fornita finora dall’Unione Europea e dai suoi Stati membri all’Ucraina e al suo popolo, la Commissione delle Conferenze episcopali ha ricordato che una pace duratura sarà possibile solo sulla base di un accordo negoziato, che preveda il diritto dell’Ucraina alla legittima autodifesa in linea con i principi del diritto internazionale, e sarà possibile promuovendo la costruzione di una nuova architettura di pace in Europa e nel mondo.
A questo scopo, nella dichiarazione, si invitano i leader europei ad elaborare una strategia di pace integrale, incoraggiando gli Stati membri dell’UE a impegnarsi in modo responsabile e collaborativo in materia di sicurezza, sviluppando mezzi di difesa adeguati e garantendo al contempo un rigoroso controllo pubblico della conformità ai principi di proporzionalità, del rispetto dei diritti umani, del diritto internazionale e degli standard etici. Si invitano inoltre i partecipanti al Consiglio europeo a promuovere partenariati multilaterali per affrontare in maniera adeguata le sfide regionali e globali, promuovendo una trasformazione delle relazioni internazionali verso una vera e propria comunità gobale.
Allargamento UE
La prossima riunione del Consiglio europeo dovrebbe infine discutere le future prospettive di adesione all’Unione Europea dei Paesi che hanno presentato la propria candidatura. A questo proposito, la Comece chiede di rinnovare e attuare un processo di allargamento credibile dell’UE, che comprenda l’apertura dei negoziati di adesione all’Albania e alla Macedonia settentrionale e la concessione dello status di candidato all’Ucraina.