Chiesa Cattolica – Italiana

Koinè 2021, la fiera del settore religioso occasione di rilancio

Fabio Colagrande – Città del Vaticano

Il comparto delle aziende che si occupano dell’oggettistica e dell’arredo liturgico, dell’edilizia di culto e del turismo spirituale guarda già con interesse all’appuntamento del prossimo ottobre a Vicenza con Koinè 2021, la tradizionale fiera internazionale dedicata al settore religioso. Dal 24 al 26 ottobre aziende, visitatori e addetti ai lavori si ritroveranno nella città veneta alla vigilia delle cerimonie e attività liturgiche di fine anno per il primo appuntamento in presenza dopo la pandemia. Un’occasione di incontro biennale, che si ripete dal 1989, dalla quale si attende oggi il rilancio di un settore che smuove abitualmente circa trenta milioni all’anno e può quindi offrire un contributo importante alla ripresa dell’economia italiana. Spazio particolare, nell’edizione di quest’anno, al settore dei “cammini spirituali” e all’innovazione dei prodotti o servizi per la Chiesa, come ha confermato ai microfoni di Radio Vaticana, Valentina Fioramonti, exhibition manager di Koinè 2021.

L’intervista a Valentina Fioramonti, exhibition manager di Koinè 2021

Quella di ottobre sarà per Koinè e per tutto il settore, soprattutto quello liturgico, il primo momento per incontrarsi finalmente in presenza dopo i mesi di stop dovuti alla pandemia. Ma devo dire che, nei mesi precedenti, il dialogo tra noi di Italian Exhibition Group e le aziende, gli espositori di questo settore non si è mai fermato. Abbiamo anche sperimentato nell’ottobre scorso una versione digitale di Koinè, proprio per continuare comunque a dare spazio e a rappresentare tutti quegli espositori che negli anni avevano confermato la loro fiducia in questa manifestazione. Quindi, questa ripresa è sicuramente importante perché è un settore che in questo momento ha bisogno di ripartire e noi ci mettiamo veramente tutto il nostro know-how, le nostre  capacità, per dare agli espositori la possibilità di tornare a fare business in un ambiente sicuro e soprattutto avendo la possibilità di seguire quello che è sempre stato un po’ il punto di forza di Koinè:  parlo di tutta l’agenda di convegni e di contenuti scientifici che noi ogni due anni sviluppiamo, grazie alla collaborazione e al ruolo centrale della Conferenza episcopale italiana. Sarà, inoltre, un’edizione in sicurezza grazie soprattutto al protocollo #SafeBusiness che è stato sviluppato dal nostro gruppo proprio per permettere sia agli operatori che ai visitatori di partecipare alla fiera in totale sicurezza dal punto di vista sanitario.

Può anticiparci qualcosa su come sarà articolata l’Edizione 2021 di Koinè?

Stiamo lavorando a un’edizione che possa mantenere alti gli standard del passato. Quindi avremo le tradizionali aree merceologiche di Koinè. Sarà rappresentato tutto il settore della Chiesa e della liturgia con le migliori aziende italiane e internazionali che sviluppano prodotti e forniture per la Chiesa. Sarà rappresentato tutto il settore dell’edilizia di culto, che è un settore molto in fermento in questo periodo, e quindi studi di architettura e tutti i progetti legati al restauro dei grandi complessi destinati alla liturgia. Spazio come sempre anche al settore devozionale con tutta la sua vasta produzione di oggettistica che troviamo rappresentata in tutte le catene di negozi e santuari in Italia. Infine il turismo spirituale per il quale quest’anno, grazie soprattutto alla collaborazione con alcuni partner strategici, avremo un occhio di riguardo particolare. Novità di quest’anno sarà inoltre il Koinè Innovation Forum, ovvero uno spazio, sia in fiera che nei convegni, dove ospitare tutte le idee di business, le startup e tutte quelle piccole associazioni che stanno sviluppando innovazione intorno a prodotti o servizi per la Chiesa e per il settore liturgico. Quindi un occhio non solo a ciò che rende il mercato italiano leader nel mondo, ma anche e soprattutto a ciò che verrà in futuro dal punto di vista di sviluppo tecnologico.

Quanto il rilancio di questo settore può avere un impatto su una situazione economica anche in Italia ancora penalizzata dagli effetti della pandemia?

Quello liturgico è sicuramente un settore importante dell’economia italiana. Innanzitutto dal punto di vista qualitativo, perché alcune aziende italiane di questo settore sono leader mondiali nella lavorazione del marmo, del legno o anche nella creazione di prodotti tecnologici per le Chiese. Quindi è sicuramente importante puntare sul Made in Italy anche in questo settore per ricominciare le esportazioni. Anche sul fronte quantitativo è inoltre un settore che da sé sviluppa comunque circa trenta milioni di euro l’anno di business, quindi stiamo parlando di un comparto molto importante. Ci sono circa settecento negozi di oggettistica e arredo liturgico in Italia, mentre il business mondiale, in questo settore, smuove circa quattro miliardi. Parliamo perciò di un traino importante per tutta l’economia italiana, senza considerare poi il settore del turismo religioso che naturalmente è fortemente connesso al turismo italiano e riguarda luoghi storici e artistici di rilevanza internazionale. Il 60% dei turisti del settore religioso in Italia sono infatti stranieri, quindi il rilancio del turismo religioso è ovviamente motivo di rilancio di tutta l’economia

A Koinè 2021 ci sarà un’area particolare dedicata ai cosiddetti “cammini spirituali”…

Esattamente. Quest’anno abbiamo voluto dare ancora più importanza a questo tema dei cammini spirituali per dare voce a tutte quelle organizzazioni e associazioni che lavorano con noi da tempo. Mi riferisco all’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, alla Fondazione Homo Viator-Romea Strata, tutti attori importanti nella composizione di Koinè. In particolare quest’anno e il prossimo è in corso il Giubileo Compostelano, quindi un anno importante per il Cammino di Santiago ma anche per i tutti i cammini spirituali italiani legati a San Giacomo. Noi avremo rappresentati in Fiera sia il turismo di Galizia, con il Cammino di Santiago, sia appunto la Fondazione Homo Viator con la Romea Strata e l’Associazione per il turismo di Pistoia – città che conserva la reliquia di San Giacomo – in rappresentanza della parte italiana del Cammino. Avremo inoltre una rappresentanza, per esempio, di un ente come Promoturismo Regione, Friuli Venezia Giulia. Insomma, stiamo componendo un’offerta anche da questo punto di vista importante perché siamo consapevoli che i cammini spirituali siano protagonisti negli ultimi anni, e in particolare in questo periodo post-pandemia, di una riscoperta particolare. Sono ricercati non solo da chi li approccia dal punto di vista religioso, ma anche da tutti gli appassionati del cosiddetto “turismo slow” e dai turisti che cercano di andare alla scoperta di luoghi che raccontano una storia. A livello europeo noi in Italia possiamo ovviamente vantare un’offerta particolare in questo settore e vorremo invitare i frequentatori di Koinè a scoprirla.  

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