Italia al voto per eleggere il nuovo Parlamento

Vatican News

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

È la prima votazione dopo il taglio dei parlamentari deciso nella legislatura che sta per concludersi: si eleggono 200 senatori (invece di 315) e 400 deputati (invece di 630). Seggi aperti dalle 7 di questa mattina fino alle 23. Quasi 51 milioni di aventi diritto sono chiamati alle urne, 4,7 milioni sono residenti all’estero, 2,6 milioni i maggiorenni che voteranno per la prima volta al Senato. Alle 12 l’affluenza alle urne per il voto della Camera era pari al 18%, in calo rispetto al 2018.

Come si vota

Si vota con il Rosatellum, che prevede un sistema misto: un terzo dei parlamentari è eletto con l’uninominale, gli altri con il proporzionale. Lo scrutinio subito dopo la chiusura dei seggi. In Sicilia si vota anche per le elezioni regionali ma lo scrutinio è previsto per domani. Due le schede consegnate agli elettori,

una (rosa) per la Camera ed una (gialla) per il Senato. Il voto viene espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata.

Per votare bisogna essere dotati di scheda elettorale che, in caso di smarrimento e che siano esauriti gli spazi, si rinnova presso l’ufficio elettorale del comune di residenza. Al seggio è necessario mostrare un documento di identità purché munito di fotografia, anche se scaduto. In assenza di altro documento, si può votare con la ricevuta della richiesta della carta d’identità elettronica.

Per chi ha il coronavirus

Gli elettori ricoverati in reparti Covid possono votare nelle sezioni ospedaliere, purché le strutture che li ospitano abbiano almeno 100 posti letto. Se sono ricoverati in strutture più piccole, il loro voto viene raccolto da appositi seggi speciali. I positivi al Covid in isolamento domiciliare possono votare facendo pervenire al sindaco del comune di residenza una dichiarazione attestante la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio e un certificato, rilasciato dal funzionario medico designato dalla Asl. Il loro voto è raccolto da appositi seggi speciali.