Incendio nel Bronx, il cordoglio e la vicinanza spirituale del Papa

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Un edificio di diciannove piani che improvvisamente, a causa di un incendio, si è trasformato in una trappola mortale per gli abitanti dei primi piani. E’ quanto accaduto ieri alle 11 di mattina nel Bronx a New York, quando le fiamme si sono propagate da un appartamento dei 120 che compongono l’edificio, dove vivono in maggioranza membri della comunità islamica, con una forte presenza di immigrati dal Gambia. 

Il Papa invoca su tutti “consolazione e forza nel Signore”

Le notizie e le immagini hanno fatto subito il giro del mondo. E in un telegramma a firma del Segretario di Stato cardinale Pietro Parolin, Papa Francesco esprime al cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York, tutta la sua tristezza per il devastante rogo che ha ucciso almeno 19 persone, tra le quali 9 bambini. Francesco assicura la sua vicinanza spirituale “a colori che sono stati colpiti da questa tragedia” e affida “le vittime e le loro famiglie all’amore misericordioso di Dio Onnipotente”, chiedendo “consolazione e forza nel Signore”. 

Intanto oggi ancora si lavora sul posto e si cercano di comprendere le modalità di quanto accaduto. Secondo il capo dei vigili del fuoco l’incendio è stato causato dal guasto ad una stufetta elettrica in una camera da letto da dove si sarebbero sviluppate le fiamme, con il fumo che, diffuso in tutto l’edificio, avrebbe provocato il maggior numero delle vittime. Il bilancio purtroppo potrebbe aumentare, dal momento che delle 63 persone ferite, 32 sono state dichiarate in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti 200 vigili del fuoco che hanno tentato in tutti i modi di mettere in salvo gli abitanti dell’edificio, molti dei quali non riuscivano a fuggire a causa proprio della nube di fumo.