Isabella Piro – Città del Vaticano
Bielorussia, Lituania, Lettonia ed Estonia, Ucraina, Russia, Moldavia, Armenia, Georgia, Kazakistan, Tagikistan, Kirghizistan e Uzbekistan: è la Chiesa cattolica di questi Paesi la destinataria della “Giornata di preghiera e aiuto materiale per la Chiesa d’Oriente” indetta dalla Conferenza episcopale polacca (Kep) per il 5 dicembre, seconda domenica di Avvento. “In questa data – scrivono i vescovi – siamo invitati a ricordare e a dimostrare la nostra sollecitudine verso tutti i nostri fratelli e sorelle che vivono in Oriente, che ci sono vicini nella condivisione delle stesse esperienze storiche”. “Molti di noi – continuano i vescovi – hanno lasciato lì le loro famiglie e ce ne sono molti altri che ricordano i loro parenti defunti, nelle tombe sparse nella regione di Vilnius, Polesie, Volinia e Podolia, nella sconfinata Siberia o tra le steppe del Kazakistan”. Il pensiero della Kep va anche a coloro che hanno sofferto “a causa della loro fede nel corso di decenni”.
Aiutare bambini, anziani e senza tetto
Di qui, l’appello a sostenere “spiritualmente e concretamente” la Chiesa cattolica oltre il confine Orientale e che, attualmente, è servita da “198 sacerdoti diocesani, 387 sacerdoti religiosi, 320 suore e 40 religiosi fratelli dalla Polonia e volontari laici”. Numerose le richieste di sostegno che arrivano da diocesi, parrocchie e congregazioni religiose: in questo 2021, ad esempio, ne sono state evase già 221, per un importo pari a 2.147.299,20 złoty, ovvero 466.532,92 euro. Tale cifra, si sottolinea, è servita a “costruire nuove chiese, ricostruirne e restaurarne altre, sostenere la formazione dei bambini e dei giovani anche nel periodo estivo, aiutare gli anziani e i senza tetto”. Destinatari primari, nello specifico, ne sono stati 43 gruppi di fedeli provenienti da Ucraina, Bielorussia, Uzbekistan e Kazakistan.