Il premio “Mimosa d’oro” a Mariella Enoc

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Rinviata da marzo a maggio a causa delle restrizioni dovute al Covid, la consegna del premio  – connesso alla Giornata Internazionale della donna – torna domenica 8 maggio, mettendo al centro l’impegno coraggioso a favore dei più deboli. Una donna e una famiglia i protagonisti. La Delegazione Pontificia per la Santa Casa di Loreto annuncia infatti la consegna della “Mimosa d’oro”, a Mariella Enoc Presidente dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma “per la sua testimonianza di vita cristiana nell’ambito sociale e professionale”. La cerimonia, alle ore 16.00, presso la Sala Macchi del Palazzo Apostolico di Loreto, sarà preceduta nella mattinata alle ore 10.00 dalla Santa Messa presieduta da monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo Prelato di Loreto e Delegato Pontificio.

Un riconoscimento per tante famiglie coraggiose

Nell’occasione oltre che consegnare il premio “Mimosa d’ora”, verrà ascoltata la testimonianza della famiglia Carotti, alla quale verrà consegnato un riconoscimento a rappresentanza di tutte le famiglie che vivono con fede la realtà di un figlio con disabilità e malattia. Inoltre, verranno riconosciuti l’impegno e la dedizione dei tanti volontari a servizio della Basilica Pontificia anch’essi insigniti di un riconoscimento.

Convenzione per sostenere la lotta alle malattie rare

Nell’ambito di tale manifestazione, verrà anche siglata la convenzione tra l’Ospedale Bambino Gesù e il Dipartimento Sanitario della Delegazione Pontificia in favore delle famiglie che hanno bambini colpiti da malattie rare. “Credo che questa missione del santuario, come ha chiesto Papa Francesco il 25 marzo 2019” afferma mosnignor Dal Cin nel comunicato della delegazione che presenta la giornata, “sia una grande opportunità per continuare la sua missione caritativa verso i malati, soprattutto quelli colpiti da malattie rare agevolando il contatto con la struttura del Bambin Gesù a Roma.

Questa opportunità si inserisce nell’impegno della Santa Casa ad unire pazienti, familiari, cittadini e autorità nella promozione di una maggiore consapevolezza di tali malattie che avviene anche con la collaborazione con altre prestigiose istituzioni, quali – ad esempio – l’Università la Bicocca di Milano e il centro Nazionale Malattie rare dell’Istituto Superiore di Sanità.”