Il Papa riceve il presidente sloveno, confronto sulla crisi ucraina

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Uno sguardo ai confini più prossimi del Vecchio continente e a quelli più distanti, in particolare all’Ucraina, teatro di forti tensioni fra Oriente e Occidente ormai da molte settimane. È stato questo l’orizzonte dei “cordiali colloqui” tra il Papa e vertici della segreteria di Stato col presidente della Slovenia Borut Pahor, avvenuti nel 30.mo anniversario del riconoscimento del Paese da parte della Santa Sede e dello stabilimento dei rapporti diplomatici.

In una nota della Sala Stampa vaticana, si precisa che “è stato espresso apprezzamento per le positive relazioni bilaterali e per il dialogo in corso tra la Chiesa e le autorità civili slovene” e che nel ne prosieguo della conversazione – condotta come di consueto  anche con il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e con l’arcivescovo Richard Paul Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati – “sono state affrontate diverse tematiche di carattere internazionale e regionale, tra le quali la cooperazione regionale, l’allargamento dell’Unione Europea ai Paesi dei Balcani occidentali e la situazione in Ucraina”.