Il Papa: prepararsi al Giubileo riprendendo tra le mani i testi del Concilio

Vatican News

Francesco firma l’introduzione della collana “Giubileo 2025 – Quaderni del Concilio”, iniziativa del Dicastero per l’Evangelizzazione in preparazione dell’apertura dell’Anno Santo: “Vescovi, sacerdoti, famiglie trovino le forme più adeguate per rendere attuale l’insegnamento dei Padri conciliari”

Vatican News

“Prepararsi al Giubileo del 2025 riprendendo tra le mani i testi fondamentali del Concilio Ecumenico Vaticano II”. È l’“impegno” che il Papa chiede a tutti i credenti “come momento di crescita nella fede”. Francesco lo scrive nell’introduzione al primo dei 34 volumetti, pubblicati da Shalom, dal titolo Giubileo 2025 – Quaderni del Concilio. Una iniziativa del Dicastero per l’Evangelizzazione in preparazione dell’apertura dell’Anno Santo, sulla base della richiesta del Papa di dedicare il 2023 alla riscoperta delle quattro sessioni conciliari. Un evento, il Concilio Vaticano II, che sessant’anni fa “ha permesso alla Chiesa di ringiovanire il suo volto e presentarsi ancora una volta al mondo come portatrice di un Messaggio che travalica ogni confine”, scrive il Papa. “Il Vangelo di Gesù Cristo, infatti, è un annuncio talmente universale che non può trovare limiti”.

Un nuovo sviluppo all’insegnamento della Chiesa 

Il Vaticano II, nelle sue quattro Costituzioni, afferma ancora Papa Francesco, “ha impresso un nuovo sviluppo all’insegnamento bimillenario della Chiesa, permettendo che il futuro potesse essere illuminato dalla profondità e intensità di questo magistero”. “È tempo di riscoprire la bellezza di tale insegnamento, che ancora oggi provoca la fede dei cristiani e li chiama ad essere più responsabili e presenti nell’offrire il proprio contributo per la crescita dell’umanità intera”, sottolinea il Vescovo di Roma.

Le parole di San Paolo VI

Cita poi le parole di Paolo VI nell’omelia della settima sessione del Concilio: “La Chiesa vive! Eccone la prova; eccone il respiro; la voce, il canto. La Chiesa vive! […] La Chiesa pensa, la Chiesa parla, prega, la Chiesa cresce, la Chiesa si costruisce. […] Da Cristo viene la Chiesa, a Cristo va; e questi sono i suoi passi, gli atti cioè con cui essa si perfeziona, si conferma, si sviluppa, si rinnova, si santifica. E tutto questo sforzo perfettivo della Chiesa, a ben guardare, altro non è che un’espressione di amore a Cristo Signore”.

La lezione del Vaticano II

Sono parole che “ci spronano oggi a considerare l’importanza dell’insegnamento conciliare”, scrive Papa Francesco. “Riprendere tra le mani quei testi è segno della vivacità e fecondità della Chiesa; il rinnovamento delle comunità e l’impegno di conversione pastorale passa necessariamente dal fare nostra la lezione del Vaticano II”.

Tappe fondamentali

Infine il Pontefice elenca quelle che sono le “tappe fondamentali” da percorrere “perché la Chiesa sappia e dimostri di essere viva, di rinnovarsi e perfezionarsi nel suo cammino di santificazione”. Quindi, “la centralità della Parola di Dio, fondamento della rivelazione cristiana; il rinnovamento della liturgia, espressione del servizio sacerdotale di tutti i battezzati; la consapevolezza di essere il Popolo di Dio in cammino verso la Gerusalemme celeste; l’esigenza di condividere le gioie e le speranze di tutta l’umanità e soprattutto dei poveri”.

Buoni frutti per le comunità

L’invito a tutti i cristiani, soprattutto i giovani, è di leggere e approfondire questi “agili ed efficaci sussidi”, che ripercorrono i temi fondamentali delle quattro Costituzioni conciliari, affinché possano portare “buoni frutti per il rinnovamento delle nostre comunità”. Il Papa li affida in particolare a vescovi, sacerdoti, catechisti e famiglie, “perché trovino le forme più adeguate per rendere attuale l’insegnamento dei Padri conciliari, nella prospettiva del prossimo Giubileo 2025”.