Il Papa: le persecuzioni, un modo di dire il Vangelo in un mondo sordo a Dio

Vatican News

Con la delegazione dell’Alleanza Biblica Universale Francesco torna all’esperienza delle prime comunità di credenti che fuggendo dalle vessazioni anticristiane portavano sempre il “tesoro” della Parola

Alessandro De Carolis – Città del Vaticano

La Chiesa che conquista i cuori dovunque perché costretta a scappare da chi la perseguita in un punto particolare. È una dinamica che coincide con l’ora zero del Vangelo stesso, con il primo annuncio degli Apostoli. Ed è una esperienza che si è ripetuta infinite volte in duemila anni. Francesco lo ricorda nel saluto che rivolge alla delegazione dell’Alleanza Biblica Universale, accompagnata in udienza dal cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per l’Unità dei Cristiani.

La durezza non scoraggia gli apostoli

“Le vicissitudini della Chiesa nascente sono simili a quelle dei nostri giorni”, osserva il Papa, ricordando l’impegno degli annunciatori della Parola “proclamata, ascoltata e vissuta in circostanze favorevoli e sfavorevoli”, tra “gravi difficoltà e persecuzioni” e “in un mondo spesso sordo alla voce di Dio”. Così, sottolinea, “le persecuzioni diventano occasioni per diffondere la Parola, mai per dimenticarla”.

Penso a tanti cristiani che, nel nostro tempo, sono costretti a fuggire dalla loro terra. Uomini e donne che, come i primi credenti, fuggono portando con sé la Parola ricevuta. Custodiscono la loro fede come il tesoro che dà senso alle circostanze dure, a volte terribili che devono affrontare.

La “corsa” della Parola continua anche oggi

Prendendo spunto dalla missione di Filippo descritta negli Atti degli Apostoli – la diversità di atteggiamento tra Simone il Mago troppo “pieno di sé” per accogliere il messaggio evangelico a differenza dell’etiope che se ne lascia permeare – Francesco ribadisce che la “corsa” della Parola di Dio prosegue anche oggi e il lavoro dell’Alleanza Biblica è del tutto benemerito in questo.

La diffusione della Bibbia attraverso la pubblicazione di testi in varie lingue e la loro distribuzione nei diversi continenti è un’opera encomiabile. I dati che pubblicate sono significativi; e mi rallegra sapere che questo compito dell’Alleanza Biblica viene svolto sempre di più in collaborazione con molti cattolici in molti Paesi.