Chiesa Cattolica – Italiana

Il Papa: azioni concrete per riparare agli orrori subiti dalle vittime di abusi

È rivolta alle vittime di abusi, “specialmente quelli commessi da membri della Chiesa”, l’intenzione di preghiera del Papa per il mese di marzo. Nel video pubblicato oggi Francesco auspica che “trovino nella Chiesa stessa una risposta concreta al loro dolore e alle loro sofferenze”

Paolo Ondarza – Città del Vaticano

“Chiedere perdono è necessario, ma non basta”. È un appello ad ascoltare, accompagnare e proteggere le persone che hanno subito abusi da parte di membri della comunità ecclesiale quello contenuto nel Video del Papa in lingua spagnola con l’intenzione di preghiera per il mese di mese di marzo. Francesco invoca “azioni concrete, per riparare agli orrori” ed evitare che si ripetano”.

La Chiesa non può nascondere

Nel video diffuso attraverso la  Rete Mondiale di Preghiera del Papa, il Pontefice afferma: “La Chiesa non può cercare di nascondere la tragedia degli abusi, di qualunque tipo siano”, deve essere un esempio “per aiutare a risolverli e per portarli alla luce, nella società e nelle famiglie”.

Papa Francesco nel video con l’intenzione di preghiera per il mese di marzo

Le vittime al centro

“È la Chiesa” infatti, secondo il Vescovo di Roma, “che deve offrire spazi sicuri per ascoltare le vittime, accompagnarle psicologicamente e proteggerle”. “Di fronte agli abusi, specialmente quelli commessi da membri della Chiesa”, dunque ripete ancora una volta: “Non basta chiedere perdono. Chiedere perdono è una cosa buona nei confronti delle vittime, ma sono loro che devono stare ‘al centro’ di tutto”. “Il loro dolore e i loro danni psicologici – prosegue – possono iniziare a guarire se trovano risposte”.

L’animazione realizzata da Hermes Mangialardo che accompagna il Video del Papa

Una risposta al dolore

Francesco avverte: “Non vanno nascosti nemmeno gli abusi in famiglia, nei club, in altri tipi di istituzioni”. La preghiera del Papa è in particolare per “quanti soffrono a causa del male ricevuto da parte di membri della comunità ecclesiale: perché trovino nella Chiesa stessa una risposta concreta al loro dolore e alle loro sofferenze”.

L’animazione realizzata da Hermes Mangialardo che accompagna il Video del Papa

La luce e l’oscurità

Ad accompagnare le parole di Francesco questo mese c’è un video di animazione che la rete Mondiale di Preghiera ha realizzato insieme all’artista italiano Hermes Mangialardo: un racconto dai forti contenuti simbolici, giocato sul confronto tra luce e oscurità e mirato ad enfatizzare l’unicità di ogni vita e la sofferenza profonda causata dalle violenze subite. In una casa tende scure ostacolano l’ingresso della luce nelle varie stanze. Solo quando le tende si squarciano i raggi di sole illuminano l’interno e i fiori appassiti e feriti raffigurati sui quadri appesi alle pareti, cominciano lentamente a rialzarsi, portandosi dietro le proprie cicatrici. Quei quadri, spiega il comunicato stampa che accompagna il video,  simboleggiano l’opera d’arte che ogni vita rappresenta.

L’animazione realizzata da Hermes Mangialardo che accompagna il Video del Papa

Un cultura della protezione

 “È difficile trovare parole di fronte all’aberrazione”, commenta padre Frédéric Fornos S.J., Direttore Internazionale della Rete Mondiale di Preghiera. “Il Papa”, prosegue, “ha voluto che la Chiesa cattolica preghi durante tutto il mese di marzo per le vittime di abusi di potere e di coscienza, e di abusi sessuali, per risvegliare la nostra coscienza, la solidarietà e l’impegno con una cultura della protezione e lottare con determinazione contro ogni tipo e forma di abuso”.

L’animazione realizzata da Hermes Mangialardo che accompagna il Video del Papa

Pregare per agire

“Questo spazio di preghiera può portare a riflettere sulle cause strutturali e ideologiche che hanno prodotto questi abusi e la loro invisibilizzazione”, prosegue padre Fornos secondo il quale “la preghiera  apre il cuore, permette di ascoltare e vedere, e porta ad agire contro questi crimini che sfigurano il Vangelo di Gesù e il volto della Chiesa, perché possiamo trovare, come esprime l’intenzione di preghiera del Papa, risposte concrete al dolore e alla sofferenza delle vittime”.

Il Video del Papa, tradotto in 23 lingue e diffuso in 114 Paesi, dal 2016 è stato visualizzato oltre 189 milioni di volte su tutte le reti sociali vaticane. La Rete Mondiale di Preghiera del Papa è una Opera Pontificia, la cui missione è di mobilitare i cattolici attraverso la preghiera e l’azione di fronte alle sfide dell’umanità e della missione della Chiesa. Hermes Mangialardo invece è un artista italiano di animazione digitale. Con la Rete mondiale di Preghiera del Papa aveva già collaborato per la realizzazione del Video di febbraio 2021, sulle donne vittime di violenza.

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