Il Papa all’Enac: l’aviazione è incontro, cieli di pace anche in Ucraina

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Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

L’aviazione “è amicizia, è incontro” e quella civile “ha contribuito allo sviluppo del mondo contemporaneo, avvicinando popoli lontani tra di loro e facendoli conoscere”, al servizio della fratellanza, contro la tentazione “di tornare ad erigere barriere nazionali”. Ma se l’aviazione viene usata “come strumento di offesa, distruzione, morte” come anche “in questa terribile guerra in Ucraina”, segnata ogni giorno da bombardamenti aerei, la speranza nel cuore è che “i cieli siano sempre e soltanto cieli di pace”. Così Papa Francesco torna col pensiero al “desolante scenario” del conflitto scatenato dall’invasione russa dell’Ucraina, incontrando in Aula Paolo VI tremila dirigenti e operatori dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac), i loro familiari e rappresentanti dei partners internazionali per la sicurezza aerea.

Trasporto aereo da sostenere, colpito dalla pandemia

Dopo il saluto del presidente Pierluigi di Palma, che ricorda le finalità dell’Enac, autorità unica di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell’aviazione civile in Italia, il Papa sottolinea che il settore del trasporto aereo “merita di essere incoraggiato e sostenuto, poiché tra quelli più colpiti dalla pandemia”. 

Sicurezza dei voli, prezioso bene sociale

L’aviazione civile ha aiutato lo  sviluppo del mondo contemporaneo, avvicinando i popoli, ricorda Francesco, ringraziando gli operatori Enac perché mettono “al servizio della società professionalità e strutture per garantire la sicurezza del volo e dei passeggeri, sia durante le operazioni aeronautiche sia a terra in ambito aeroportuale”. Un’ attività che è “strumento efficace di regolazione e controllo dei voli” e quindi “un prezioso bene sociale”.

Lavoro per la fratellanza, contro le barriere nazionali

Con il loro lavoro gli ispettori di volo Enac e  tutto il personale dell’ente, infatti, per il Pontefice contribuiscono notevolmente a sviluppare “la vocazione europea e mondiale” dell’Italia. “Migliaia di passeggeri possono raggiungere altre città e Paesi – ribadisce – per lavoro, per turismo, per esigenze familiari, e così accostare varie culture e tradizioni”. Così si favoriscono “conoscenze, collaborazioni e scambi reciproci in ambito culturale, economico e religioso”.

Quant’è importante il vostro lavoro per lo sviluppo di queste relazioni umane e sociali a livello internazionale! Di fronte alla ricorrente tentazione di tornare ad erigere barriere nazionali, risalta ancora di più che la vostra opera è al servizio dell’incontro e della fratellanza.

Maria, con i piedi per terra ma lo sguardo al cielo

Un appuntamento che Francesco incoraggia a portare avanti, congratulandosi con i dipendenti Enac perché sanno viverlo “anche nella dimensione religiosa, che per voi trova il suo punto di riferimento nella Santa Casa di Loreto, nella vostra Patrona, di cui siete particolarmente devoti”.

La Madonna, che il popolo cristiano venera con speciale affetto in questo mese di maggio, ci insegna a camminare nella vita con i piedi per terra, condividendo le gioie e le sofferenze di chi ci sta accanto; e al tempo stesso, a tenere sempre lo sguardo alzato all’orizzonte del cielo, col cuore aperto a Dio e alla sua grazia che ci salva.

Un’attività delicata, salvaguardare i posti di lavoro

Prima di benedire tutti i presenti e affidarli all’intercessione della Madonna di Loreto, il Pontefice rinnova il suo apprezzamento per la loro attività “ben consapevole di quanto essa sia delicata e faticosa”. E uscendo dal discorso preparato aggiunge:

Soprattutto davanti ai momenti imprenditoriali delle diverse ditte aeree, quando devono ridurre il personale o fare società con altre ditte: per favore, custodire le persone che da un giorno all’altro non siano lasciate fuori senza lavoro. Il lavoro è una ricchezza!

E esorta tutti a lavorare insieme “con spirito di solidarietà, sincerità e amicizia, per favorire reciproche relazioni che vi aiutino ad affrontare con fiducia anche i momenti difficili”.

I compiti dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile

L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile agisce come autorità unica di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell’aviazione civile in Italia, nel rispetto dei poteri che gli sono attribuiti dal Codice della Navigazione. Garantisce la sicurezza del volo e dei passeggeri trasportati sia durante le operazioni aeronautiche sia a terra in ambito aeroportuale. La sicurezza intesa come “safety” e “security”.

Sicurezza aerea come “safety” e “security”

“Safety” è la tutela dell’incolumità delle persone coinvolte nelle operazioni aeronautiche, mentre “security” è la prevenzione e di neutralizzazione di atti di interferenza illecita che possono essere messi in atto nei confronti del sistema di aviazione civile, in aeroporto e a bordo degli aerei. L’Enac presiede il Comitato Interministeriale per la Sicurezza del Trasporto Aereo e degli Aeroporti, organo deputato all’elaborazione delle politiche in materia, e verifica l’attuazione del Programma Nazionale di Sicurezza, esaminando anche i programmi di sicurezza delle compagnie aeree nazionali ed estere. Provvede inoltre alla certificazione degli addetti alla sicurezza e dei vari operatori aeroportuali (agenti, handler, istruttori, ispettori), ecurando i rapporti con l’industria nazionale e internazionale per favorire l’adeguamento dei sistemi di sicurezza alle nuove tecnologie.