Il Papa: accompagnare l’Italia sulla via della comunione superando vittimismo e chiusure

Vatican News

Alla prima assemblea sinodale delle Chiese in Italia, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura dal 15 al 17 novembre, Francesco indirizza un messaggio di sprone perché si traduca in scelte e decisioni evangeliche quanto raccolto in questi anni, come Chiesa aperta in ascolto dello Spirito. Esorta i vescovi ad essere paterni e amorevoli assumendo la responsabilità di quanto verrà deciso

Antonella Palermo – Città del Vaticano

Dinanzi a un migliaio di delegati e vescovi riuniti nella basilica romana di San Paolo fuori le mura – la stessa dove nel 1959 Giovanni XXIII diede l’annuncio del Concilio Vaticano II – per la prima assemblea sinodale delle Chiese in Italia, che si tiene da oggi, 15 novembre, a domenica 17, il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, introduce la sessione di apertura leggendo il messaggio di Papa Francesco preparato per questa tappa della “fase profetica”, ultimo tratto del Cammino sinodale nazionale triennale che prevede un confronto sui Lineamenti (il testo che raccoglie i risultati finora raggiunti e propone alcune traiettorie pratiche) e la redazione di uno Strumento di lavoro, in vista della seconda assemblea in programma, sempre a Roma, dal 31 marzo al 4 aprile 2025.

Non abbiate paura

Il Vescovo di Roma fa memoria dell’incontro del maggio scorso in cui erano state consegnate tre indicazioni: continuare a camminare, fare Chiesa insieme ed essere una Chiesa aperta. Poi fa il punto:

Le sintesi raccolte dalle Chiese locali sono testimonianza di una vivacità che si esprime nel cammino, nel coltivare l’insieme e nello stile di apertura. Sono racconti nei quali ha agito lo Spirito Santo, segnalando le dimensioni prioritarie per rimettere in moto alcuni processi, per compiere scelte coraggiose, per tornare ad annunciare la profezia del Vangelo, per essere discepoli missionari. Non abbiate paura di alzare le vele al vento dello Spirito!

Lavorare per scelte e decisioni evangeliche

Il Pontefice rimanda all’atteggiamento del profeta che vive nel tempo con lo sguardo della fede illuminato dalla Parola di Dio. E ricorda ancora una volta il ruolo imprescindibile dello Spirito Santo che illumina, orienta, rende fecondo il dialogo. 

Si tratta dunque di tradurre in scelte e decisioni evangeliche quanto raccolto in questi anni. E questo lo si fa nella docilità allo Spirito.

Accompagnare con paternità e amorevolezza

Agire a livello sinodale vuol dire mettere le Chiese nelle condizioni di poter “compiere al meglio” il proprio “impegno per il Paese” imitanto lo stile di Gesù che sapeva comprendere le sofferenze e le attese delle folle, i loro bisogni materiali e spirituali. Il Papa ripone i lavori sotto la benedizione mariana e invita:

Esorto voi, Pastori, a continuare ad accompagnare con paternità e amorevolezza questo percorso, assumendo con l’aiuto di Dio la responsabilità di quanto verrà deciso. Memori della storia dei Convegni ecclesiali che hanno scandito il cammino della Chiesa in Italia nei decenni dopo il Vaticano II, potrete guidare le comunità sulla via della comunione, della partecipazione e della missione.