Il Papa a Ieronymos: continuiamo insieme questa strada di fratellanza e pace

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Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

Mezz’ora di incontro nella Nunziatura apostolica di Atene, la casa di Papa Francesco in questi suoi giorni in Grecia, con i rispettivi seguiti, nel salone. La visita di cortesia dell’arcivescovo ortodosso di Atene, Sua Beatitudine Ieronymos II, a Francesco, inizia alle 18.50, ora locale, 10 minuti prima del previsto, informa in una nota la Sala Stampa della Santa Sede e termina alle 19.20. Durante l’incontro il Papa e l’arcivescovo firmano entrambi il Libro d’onore, scrivendo brevi frasi che testimoniano la cordialità e la fraterna vicinanza tra loro.

Ieronymos: grazie “santissimo fratello di Roma”

Prima scrive Ieronymos, chiamando il Pontefice “Santissimo Fratello dì Roma”: “Stasera, 5 dicembre 2021, festa di San Saba, il mio seguito ed io siamo venuti per ringraziare il Pontefice e il Santissimo Fratello di Roma, Francesco, per la sua visita in Grecia. Lo salutiamo e gli auguriamo un buon viaggio. Il Santo Dio ci benedica.”

Il Papa: “Il Signore benedica le nostre due Chiese sorelle”

Quindi è la volta di Papa Francesco, che ringrazia “l’amato fratello” per “la sua fraterna bontà, la sua mitezza, la sua pazienza”. Questo il testo: “Con gioia e pace incontro il mio amato fratello Ieronymous II. Lo ringrazio per la sua fraterna bontà, la sua mitezza, la sua pazienza. Il Signore ci dia la grazia di continuare insieme questa strada di fratellanza e di pace. Ringrazio Sua Beatitudine Ieronymous II per la generosità dì aiutarci a camminare insieme. Il Signore benedica le nostre due Chiese sorelle e la Santa Madre di Dio ci aiuti.”

Lo scambio di doni

Infine il Papa e il suo ospite si sono scambiati dei doni. L’arcivescovo di Atene ha donato a Francesco due volumi, uno sulla dolorosa storia dei greci dell’Asia Minore all’inizio del ventesimo secolo e l’altro sui morti della rivoluzione greca. Inoltre, su richiesta di un sacerdote, ha portato al Papa un’immagine della Madonna con il Bambino Gesù. Da parte sua, il Pontefice ha offerto a Ieronymos la medaglia del viaggio e il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, la storica preghiera in piazza San Pietro nel momento più drammatico della pandemia, a cura della Libreria Editrice Vaticana.