Chiesa Cattolica – Italiana

I vincitori del Premio Ratzinger 2021, a novembre l’udienza con il Papa

VATICAN NEWS

Esperti distintisi per “particolari meriti” nei loro studi in ambito teologico-filosofico ma anche in campo artistico. E tali sono, di fama internazionale, le due personalità che il 13 novembre, in Sala Clementina, riceveranno dal Papa il Premio Ratzinger, istituito nel 2011 dalla Fondazione intitolata a Benedetto XVI. I nomi, resi noti in un comunicato, sono quelli di due professori tedeschi, Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz – docente emerito di Filosofia delle religioni e Scienze religiose comparate presso l’Università di Dresda e nota specialista degli di Edith Stein e Romano Guardini, dei quali è anche curatrice delle rispettive Opera Omnia – e Ludger Schwienhorst-Schönberger, oggi docente di Antico Testamento all’Università di Vienna e ritenuto uno dei maggiori esperti sui Libri sapienziali e in particolare sul Cantico dei Cantici.

I vincitori del 2020

Con l’attribuzione del Premio ai vincitori dell’edizione 2021 il totale degli insigniti sale a 24 e nel novero vanno considerati anche i vincitori dell’edizione 2020, non celebrata per le conseguenze della pandemia da Covid. L’udienza in Vaticano del 13 novembre prossimo, quindi, sarà l’occasione anche per loro di ricevere il riconoscimento dalle mani di Francesco. Ad aggiudicarsi il Premio lo scorso anno erano stati il filosofo e teologo francese Jean-Luc Marion – docente di Metafisica alla Sorbona, accademico di Francia e in passato membro del Pontificio Consiglio della Cultura – e la professoressa australiana Tracey Rowland, esperta sui rapporti fra la teologia del 20.mo secolo e l’idea di cultura, con riferimento alla filosofia di Alasdair MacIntyre e alla teologia di Henri De Lubac e Joseph Ratzinger, nonché dal 2001 al 2017 decano dell’Istituto Giovanni Paolo II per il Matrimonio e la Famiglia di Melbourne e con trascorsi nella Commissione Teologica Internazionale.

Come viene attribuito il Premio

A selezionare i candidati al Premio è il Comitato scientifico della Fondazione, costituito da cinque membri nominati dal Papa, attualmente composto dai cardinali Angelo Amato (Prefetto emerito della Congregazione delle cause dei Santi), Kurt Koch (Presidente del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani), Luis Ladaria (Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede), Gianfranco Ravasi (Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura) e dal vescovo di Regensburg e presidente dell’Institut Papst Benedikt, Rudolf Voderholzer. La Fondazione fa sapere che le personalità insignite finora del Premio rappresentano molti e diversi Paesi (15): Germania (7), Francia (3), Italia (2), Australia, Austria, Brasile, Burkina Faso, Canada, Estonia, Grecia, Inghilterra, Libano, Polonia, Spagna, Stati Uniti. I premiati non sono solo cattolici, ma anche appartenenti ad altre confessioni cristiane: un anglicano, un luterano, due ortodossi.

Le altre attività della Fondazione

La Fondazione Ratzinger organizza anche simposi internazionali in collaborazione con diverse Università nel mondo. Gli ultimi due – nel 2020 in Libano e nel 2021 negli Usa – sono stati annullati a causa della pandemia. C’è poi, in collaborazione con l’Università Francisco de Vitoria di Madrid, il Premio “Ragione Aperta”, giunto nel 2021 alla sua quinta edizione, e in collaborazione con l’Università polacca Nicolò Copernico di Toruń, il Premio “Ratio et spes”, giunto nel 2021 alla sua seconda edizione, entrambi mirati alla promozione del dialogo fra diverse discipline scientifiche e filosofia e teologia.

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