I bambini di Haiti ricordano suor Luisa Dell’Orto

Vatican News

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

“Giustizia per suor Luisa”. Lo gridano in tanti per le strade di Port -au – Prince, soprattutto i bambini che amavano la missionaria italiana, venuta dall’altra parte del mondo per rispondere al servizio che il Signore le aveva chiesto, per donare quell’amore che aveva ricevuto copioso e abbondante e che la spingeva a non fermarsi mai. Lo hanno gridato ieri in una marcia alla quale hanno partecipato gli animatori di Kay Chal, Casa Carlo, che lei aveva riaperto e che era dedicata all’educazione, al sostegno e all’aiuto di tanti piccoli di strada.

Una piccola restituzione del bene che aveva fatto, dicono da Haiti, perché lei con la sua opera ha offerto opportunità di riscatto, ha dato tutta se stessa. Oggi ci sarà una messa funebre ma il rientro della salma di suor Luisa in Italia ancora non è stato deciso. In molti la piangono ma in molti hanno voluto festeggiarla il giorno del suo compleanno, il 27 giugno, nella festa di Nostra Signora del perpetuo soccorso, la patrona di Haiti.

“Un pezzettino di Haiti”

Se c’è chi non dimentica suor Luisa c’è chi ha già archiviato questa scomparsa. Ci sono tante vittime nel Paese, sconvolto dalla violenza, ma sono i poveri che lei ha aiutato ad obbligare a tenere alta l’attenzione. “Ho deciso di fermarmi in Italia – ci racconta Maddalena Boschetti, missionaria ad Haiti – per partecipare ai suoi funerali qui e alla sua sepoltura. Sarò al suo fianco non solo come amica, ma soprattutto come un ‘pezzettino’ dell’amata Haiti”.

Uniti per essere scintille d’amore

I vescovi haitiani in un comunicato hanno sottolineato che “la notizia dell’assassinio di suor Luisa Dell’Orto non ha lasciato indifferente, data l’immensità e l’intensità della sua opera a favore dei più poveri secondo il cuore di Dio”. “Di fronte a un atto così efferato, siamo in confusione, avvertiamo rabbia… Al di là di questo, non possiamo dimenticare le virtù della fede, della carità, della speranza e dell’abnegazione che hanno abitato tutta la vita e l’apostolato di suor Luisa”. “La sua testimonianza di vita – scrivono – è più forte del crimine che le ha tolto la vita”. “Fratelli e sorelle, restiamo uniti nella preghiera e compiamo – concludono i presuli – gesti capaci di essere scintille d’amore per illuminare i tanti cuori feriti del nostro Paese e della nostra società. Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, Patrona di Haiti, interceda per noi affinché la luce del Cuore di suo Figlio, risplenda sui nostri sentieri!”