Chiesa Cattolica – Italiana

Hebdomada Papae: il Gr in latino del 25 settembre

“HEBDÓMADA PAPAE”

Notítiae Vaticánae Latíne rédditae

Die vicésimo quinto mensis Septémbris anno bis millésimo vicésimo primo

 

(TÍTULI)

Áliis inservíre praecípua est christiáni nota, quam in dominicáli catechési precatiónis, quae Ángelus, collustrávit Póntifex.

Summus Póntifex suum apostólicum iter Budapéstinum et in Slováchiam, grátias plúribus réferens, summátim perstrínxit in Audiéntia generáli die Mercúrii.

Próxima synodális séssio príncipem obtínuit locum, cum Francíscus membra Consílii Cardinálium convénit.

Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus núntios Latína lingua prolátos dicit Philíppus Herrera-Espaliat.

Ascolta il gr in latino

 

(NOTÍTIAE PRAECÍPUAE)

Complúres peregríni in Petriánum Forum postréma aestátis domínica die convenérunt, Pontíficis de Evangélio meditatiónem auditúri. Cardo eius sermónis fuit christiánum servítium, idem scílicet agéndi modus quem dócuit et ténuit Dei Filius. Audiámus Olgam Sakun.

Catechésis témpore cum oratióne Ángelus coniúnctae, Francíscus enodávit veram humanórum iudiciórum inversiónem intulísse Christum, cum discípulos, primas partes ágere cupiéntes, obiurgáret. Étenim, est argumentátus persónae pondus haud ex loco pendére quem óccupat aut ex felícibus evéntibus quibus gáudet. Ad Pontíficis mentem magnitúdo et felix éxitus Dei óculis ex servítio perpendúntur. Non ex eo quod habétur, sed ex eo quod datur. Hoc arguménto inníxus ac sibi cónscius servítii iter crucem sápere, Petri Succéssor unumquémque invitávit ut se percontarétur utrum illum conveníre cúperet qui magis neglégitur, an própria benefícia requíreret.

Ánimum pénitus gratum Deo omnibúsque iis, qui in Iter Apostólicum Budapéstinum et in Slováchiam multum óperis contulérunt, in Audiéntia Generáli féria quarta praetérita osténdit Póntifex. Praecípua moménta suae visitatiónis Mediánae Európae summátim Francíscus perstrínxit. Compósuit Catharína Agorelius.

Quasi peregrinátio precatiónis, peregrinátio nempe ad radíces ac peregrinátio spei. Sic suum iter summátim perstrínxit Francíscus Póntifex, quo ad Natiónes pervénit diutúrnae christiánae traditiónis. Precátio potíssimum ardens se pandit Missae témpore, Congréssum Eucharísticum Internationálem ad éxitum ducéntis, in Divína Litúrgia Byzantína Bratisláviae et in Missa apud Sanctuárium Mariánum in loco Šaštin. Occúrsus quoque memorávit Póntifex cum Hebrǽi pópuli delegátis ac diversórum órdinum patiéntium. Áttamen, ante ómnia, in Pontíficis corde permágnus ínsidet spei sensus, dum cernit tot iúvenes ac tot cum púeris famílias.

 

(NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE)

Per interréte ex Civitáte Vaticána et váriis habitatiónis Natiónibus coniúnctio facta est inter Pontíficem et Cardináles Consílii, qui sociátam óperam prǽstant universáli Ecclésiae moderándae. Duas horas occúrsus perseverávit, próximae sessióni synodáli destinátus, quam ad Francísci mentem arcére opórtet clericórum nímium dominátum ac durítiam et auscultándi praebére cópiam necnon hábitus pastóralis.

Finis fit húius editiónis, conveniémus, ad Dei voluntátem, próxima hebdómada.

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“HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

25 settembre 2021

Il servizio agli altri come tratto cristiano essenziale è stato messo in evidenza dal Papa nella sua catechesi domenicale alla preghiera dell’Angelus.

 Il Santo Padre ha fatto una sintesi, ricca di gratitudine, del suo viaggio apostolico a Budapest e in Slovacchia durante l’udienza generale di mercoledì in Vaticano.

L’imminente assemblea sinodale è stata al centro dell’ultimo incontro di Francesco con i membri del Consiglio dei Cardinali.

Un cordiale bentrovati da Felipe Herrera-Espaliat per questa nuova edizione del notiziario in lingua latina.

SERVIZI

Centinaia di pellegrini si sono riuniti in Piazza San Pietro nell’ultima domenica dell’estate europea per ascoltare la meditazione del Papa sul Vangelo. Al centro del suo messaggio il servizio cristiano come modo di vivere: ciò che ha insegnato e vissuto il Figlio di Dio. Sentiamo Olga Sakun.

Durante la sua catechesi all’ora dell’Angelus, Francesco ha spiegato che Gesù ha introdotto un vero capovolgimento dei criteri umani quando ha rimproverato i suoi apostoli per il loro desiderio di occupare sempre i primi posti. Infatti, ha ribadito che il valore di una persona non dipende più dal ruolo che ricopre o dal successo che ha. Secondo il Papa la grandezza e la riuscita agli occhi di Dio si misurano sul servizio. Non su quello che si ha, ma su quello che si dà. Sulla base di questa affermazione, e consapevole che il cammino di servizio ha il sapore della croce, il Successore di Pietro ha invitato ciascuno a interrogarsi sull’interesse ad andare all’incontro di chi è più trascurato, oppure se si va in cerca di gratificazioni personali.

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Una profonda gratitudine a Dio a tutti coloro che si sono impegnati nel suo Viaggio Apostolico a Budapest e in Slovacchia. E’ quanto ha espresso il Papa durante l’Udienza Generale di mercoledì scorso. Francesco ha riassunto i principali momenti della visita nel cuore d’Europa. Il servizio è di Katarina Agorelius.

Come un pellegrinaggio di preghiera, un pellegrinaggio alle radici e un pellegrinaggio di speranza. Così ha sintetizzato Papa Francesco il suo percorso che l’ha portato in due paesi di lunga tradizione cristiana. La preghiera si è rivelata specialmente intesa durante la Messa di clausura del Congresso Eucaristico Internazionale a Budapest, nella Divina Liturgia Bizantina in Bratislava e nella messa nel Santuario Mariano di Sastin. Il Pontefice ha  parlato anche dei suoi incontri con rappresentati del popolo ebreo e con diverse realtà di persone sofferenti. Però anzitutto, nel cuore del Papa resta una sensazione di grandissima speranza nel vedere tanti giovani e tante famiglie con i loro bambini. 

(NOTIZIE)

Un collegamento on line dal Vaticano e dai vari Paesi ha unito mercoledì scorso il Papa e i porporati del Consiglio che collaborano al governo della Chiesa universale. Un appuntamento di circa due ore, incentrato sulla prossima assemblea sinodale, che per Francesco dovrebbe essere lontano da clericalismi e rigidità e dare spazio all’ascolto e ad un profondo atteggiamento pastorale.

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È tutto per questa edizione, alla prossima settimana se Dio vuole.

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