Hebdomada Papae, il Gr in latino del 25 marzo

Vatican News

Le notizie vaticane in lingua latina con traduzione in italiano in onda ogni domenica alle 12.30. In sommario: Papa Francesco accoglie migliaia di rifugiati giunti in Europa attraverso i corridoi umanitari. A quelli arrivati dall’Ucraina dice che non rinuncia a cercare la pace. “Se la Chiesa non evangelizza sé stessa rimane un pezzo da museo”, afferma il Papa all’udienza generale e nella Giornata mondiale dell’acqua lancia un appello alle Nazioni Unite per salvaguardare questa risorsa vitale

                                                               “HEBDÓMADA PAPAE”
                                                NOTÍTIAE VATICÁNAE LATÍNE RÉDDITAE
                          Die vicésimo quinto mensis Mártii anno bismillésimo vicésimo tértio

(TÍTULI)
Die duodécimo mensis Mártii innúmeros pérfugas eorúmque famílias, qui per humanitátis trámites in Európam pervenérunt, recépit Francíscus Papa. Iis ex Ucraína oriúndis dixit pacem quǽrere se non desínere.
“Si ipsam se Ecclésia non evangélizat áliquid muséi éfficit”. Quod in Audiéntia Generáli autumávit Póntifex, suam éxplicans catechésim de Adhortatióne apostólica Evangélii nuntiándi Páuli sexti deprómptam.
Die mundiáli aquae, Natiónes Unítas arcessívit Francíscus Papa ut haec vitae cópia servarétur in nostri futuríque aevi benefícium.

Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus núntios Latína lingua prolátos dicit Alexánder De Carolis.

Ascolta il nostro radiogiornale in lingua latina

(NOTÍTIAE)
Ex Itália, Francogállia, Bélgio et Andórra in Civitátem Vaticánam innúmeri pérfugae pervenérunt, Francíscum Papam auditúri. Ut plus témporis spátii ipsórum testificatiónibus darétur, sermónem incídit Póntifex eósque, funéstas suas vices narrántes, auscultávit, qui natíva loca desérere sunt coácti. Audiámus Móniam Parente.

Ex Africa, ex Oriéntis Mediáni locis, ex Ucraína quinque fere mília hóminum ad áulam Páuli sexti, Sábato die duodevicésimo mensis Mártii, accessérunt eámque replevérunt Francísci Papae conveniéndi cáusa. Ex iis complúres prófugae per humanitátis trámites in Európam pervenérunt, e vi perniciosísque condiciónibus se eripiéntes. Eórum calamitósas testificatiónes auscultávit Summus Póntifex, cum quaedam mala ipsi in custódiae campis tulíssent. Illórum dolóris clamórem auscultávit, hóminum mercátui obnoxiórum. Cunctis spei verba prǽbuit Francíscus. Íterum iterúmque memorávit Francíscus humanitátis discrímen, quod in terrárum toto orbe sescentórum migrántium áfficit vitam. Ucraínis dixit pro eórum natióne pacem quǽrere se non desínere. Ánimum ínsuper gratum patefécit idem Póntifex, quod christiáni quaedam incépta suscepérunt, pérfugas coléntes per cathólicam Ecclésiam ex societáte cum evangélicis Ecclésiis ac Tábula Valdénsi.

Páuli sexti doctrínam répetens de ómnium christianórum offício Evangélii nuntiándi, Francíscus Papa novam catechésim evangelizándi stúdio dicávit. Refert Márius Galgano.

Licet anno millésimo nongentésimo septuagésimo quinto sit scripta Adhortátio apostólica Evangélii nuntiándi Páuli sexti Papae, nostro quoque témpore ádmodum vigére ipsa vidétur. Quod in Audiéntia Generáli die Mercúrii áltero et vicésimo mensis Mártii confirmávit Francíscus Papa. Sermónis Pontíficis cardo fuit testimónii offícium, quod quisque christiánus in fide transmitténda réddere potest. Elátis verbis confirmávit Póntifex non agi tantúmmodo de doctrína aut morum de princípiis tradéndis, sed pótius de cuiúsdam occúrsus testimónio reddéndo, quod est cum Iesu: sit Deus ipse, qui mundo offértur, qui in nobis fit experiéntia. Osténdit demum Francíscus quómodo evangelizátio non modo iis esset verténda qui Deum non cognóscunt, verum étiam ómnibus in Christo credéntibus operosísque Pópuli Dei particípibus.

(NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE)
Die mundiáli aquae, die praetérito Mercúrii celebráto, Francíscus Papa, Audiéntiae Generáli finem impónens, suam precatiónem óbtulit ut Natiónum Unitárum opus Novi Ebóraci felícem éxitum habéret, ubi de aquae cópia actum est. “Quod incépta celériter cóncitet in illórum commoditátem qui aquae penúriam patiúntur”. Inde cohortátio ut ea servétur “in nostri futuríque aevi benefícium”.

Finem fácimus loquéndi. Grátias vobis audiéntibus ágimus atque conveniémus próxima hebdómada.

                                                          HEBDOMADA PAPAE
                                                                25 marzo 2023

(TITOLI)
Papa Francesco ha accolto sabato 18 marzo migliaia di rifugiati e le loro famiglie giunte in Europa attraverso i corridoi umanitari. A quelli arrivati dall’Ucraina ha detto che non rinuncia a cercare la pace.
“Se la Chiesa non evangelizza sé stessa rimane un pezzo da museo”. Lo ha affermato il Pontefice all’udienza generale incentrando la propria catechesi sulla esortazione apostolica di Paolo VI “Evangelii nuntiandi”.
Nella Giornata mondiale dell’acqua, il Papa lancia un appello alle Nazioni Unite per salvaguardare questa risorsa vitale a beneficio nostro e delle generazioni future.

Un cordiale benvenuto a tutti voi da Alessandro De Carolis e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI
Dall’Italia, Francia, Belgio e Andorra sono arrivati in Vaticano migliaia di rifugiati per un’udienza con Papa Francesco. Per dare maggiore spazio alle loro testimonianze il Papa ha abbreviato il suo discorso e ha ascoltato le storie drammatiche di quanti sono stati costretti a fuggire dai loro Paesi. Sentiamo Monia Parente.

Venuti da Africa, Medio Oriente e anche dall’Ucraina, sono quasi cinque mila le persone che sabato 18 marzo hanno riempito l’aula Paolo VI per incontrare Papa Francesco. Tanti di loro sono profughi giunti in Europa attraverso i corridoi umanitari, scappando da violenze e da contesti drammatici. Il Santo Padre ha sentito attentamente le loro tragiche testimonianze, segnate da brutte esperienze in campi di detenzione. Ha ascoltato il grido di dolore di vittime di traffico umano. A tutti loro Francesco ha rivolto parole di speranza. Il Papa ha anche ricordato, ancora una volta, la crisi umanitaria che in tutto il mondo segna le vite di milioni di migranti. Agli ucraini ha detto che non smette di cercare la pace per la loro nazione. Il Pontefice ha poi espresso gratitudine per le iniziative promosse dai cristiani che stanno dando assistenza ai rifugiati attraverso un coordinamento della Chiesa cattolica con le Chiese evangeliche e con la Tavola valdese.

Riprendendo l’insegnamento di Papa Paolo VI sulla responsabilità di tutti i cristiani nell’annuncio del Vangelo, Papa Francesco ha dedicato una nuova catechesi alla passione per evangelizzare. Il servizio di Mario Galgano.

Nonostante sia stata scritta nel 1975, l’esortazione apostolica “Evangelii nuntiandi” di Papa Paolo VI continua ad essere molto attuale. Lo ha sottolineato Papa Francesco nell’udienza generale di mercoledì 22 marzo. Il Papa ha centrato il suo discorso sul ruolo della testimonianza che può dare ogni cristiano nel processo di trasmissione della fede. Il Pontefice ha ribadito, con forza, che non si tratta soltanto di trasmettere una dottrina o principi morali ma, piuttosto, si deve essere testimoni di un incontro, quello con Gesù: quello che viene offerto al mondo sia Dio stesso che si fa esperienza in noi. Francesco ha spiegato infine che l’evangelizzazione non solo deve indirizzarsi a quelli che non conoscono Dio, ma anche a tutti i credenti in Cristo e membra attive del Popolo di Dio.

(NOTIZIE)
Nella Giornata mondiale dell’acqua, celebrata mercoledì scorso, Papa Francesco al termine dell’udienza generale ha assicurato la propria preghiera per il buon esito dei lavori della Conferenza delle Nazioni Unite a New York dedicata proprio a questa risorsa. “Possa accelerare le iniziative in favore di quanti soffrono per la scarsità di acqua. Da qui l’appello a preservarla “a beneficio nostro e delle generazioni future”.

Questo è tutto per le notizie di oggi. Grazie per la vostra attenzione, ci incontriamo la prossima settimana.