Guerra in Ucraina, i russi lanciano un’offensiva su Bachmut

Vatican News

Andrea De Angelis – Città del Vaticano

Bombardamenti sono in corso nelle regioni di Dnipropetrovsk, Zaporizhzhya, Donetsk e Luhansk, in particolare da stanotte è in corso un’offensiva a Bachmut, nel Donbass, città di circa 80mila residenti sotto il controllo ucraino e considerata ‘strategica’ per l’attacco a Sloviansk e Kramatorsk. Lo scrive la Tass, precisando che le forze alleate hanno preso il controllo del villaggio di Klinovoe, a circa 6 chilometri da Bachmut. Sotto attacco anche villaggio di Veselaia Dolina, che si trova più o meno alla stessa distanza dalla città.

Le armi statunitensi 

Tutto questo mentre il Pentagono ha annunciato l’invio di un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina per 400 milioni di dollari, portando ad 8 i miliardi stanziati dall’inizio della guerra dall’amministrazione Biden. Nel nuovo invio ci saranno altri quattro lanciarazzi Himars e circa mille colpi di artiglieria da 155 millimetri che hanno una maggiore precisione e aiuteranno le forze di Kiev a colpire obiettivi specifici. Il pacchetto include anche tre veicoli tattici, sistemi radar, pezzi di ricambio e altre attrezzature militari. Dura la replica di Mosca, che, accusa Washington di voler prolungare il conflitto. “Dietro questa decisione c’è il desiderio sfrenato di Washington di trascinare ad ogni costo il conflitto, per compensare le crescenti perdite dei battaglioni nazionali e delle forze armate ucraine attraverso l’invio di armi”. Lo ha dichiarato – come riporta la Tass – l’ambasciata russa negli Stati Uniti in merito all’assistenza militare fornita a Kiev dalle autorità statunitensi. “La tesi secondo cui le armi sono usate dagli ucraini per scopi difensivi è insostenibile. Le autorità di Kiev e le formazioni nazionaliste – si legge – usano le armi provenienti dagli Stati Uniti per distruggere le città del Donbass”.

Il G20 in Indonesia

Intanto Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha auspicato una discussione “costruttiva” con Pechino all’inizio dell’incontro con il suo omologo cinese Wang Yi a margine del G20 dei ministri degli Esteri a Bali.”In una relazione così complessa e importante come quella tra Stati Uniti e Cina, c’è molto da discutere”, ha aggiunto. Non si è fatta attendere la risposta di Pechino. Il presidente Xi Jinping crede nella cooperazione e nel “rispetto reciproco” tra le due maggiori potenze economiche del mondo, Usa e Cina. Il ministro degli esteri Wang Yi cita il suo presidente e afferma che ” è necessario che mantengano scambi normali”. Allo stesso tempo “dobbiamo lavorare insieme per garantire che questa relazione continui ad andare avanti lungo la strada giusta”, ha aggiunto, invitando al “rispetto reciproco”. I due non si incontravano dallo scorso ottobre.